Bisenso: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Llayumri (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Llayumri (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Riga 3:
È questo l'unico vero bisenso a tutti gli effetti, distinto dal caso che la parola sia omografa ma non omofona. Quest'ultima ipotesi ricorre negli [[schema (enigmistica)|schemi]] enigmistici che sfruttano l'omografia pura, cioè il '''cambio di accento''' (es.: ''pésca'' / ''pèsca'') e lo '''spostamento di accento''' (es.: ''pànico'' / ''paníco''). Tuttavia anche questi possono considerarsi ''bisensi'': più il cambio che lo spostamento. Entrambi sono ''bisensi artificiali'' allorché, invece di costituire la combinazione risolutiva di un [[gioco enigmistico]], formano parte del suo contenuto (ad es. quando sono sfruttati da un indovinello). In caso contrario, è proposto sotto il nome di bisenso il solo cambio, mentre lo spostamento è sempre uno schema autonomo, potendo peraltro comportare variazioni [[scrittura|grafiche]] (es.: ''calamita'' / ''calamità'').
 
Anche i falsi derivati di qualunque genere possono essere veri bisensi: ad es., un indovinello del ''[[Aldo Vitali (enigmista)|Valletto]]'' contiene il bisenso ''Orlando'' in funzione di falso gerundio del verbo ''orlare''. Altre volte, invece, si tratta di nuovo di bisenso artificiale (es.: ''burrone'' per ''burro''). Questi bisensi, in origine, non erano visti di buon occhio e apparivano come licenze eccessive. A infrangere il tabù, comunque, pensò un enigmista unanimemente riconosciuto come un grande maestro dei giochi brevi, ''[[Gianfranco Riva|Fan]]''.<br>
I falsi derivati in funzione di combinazioni autonome invece si distinguono in:
*'''falso accrescitivo''' (es.: ''botte'' / ''bottone'');