Nanotossicologia: differenze tra le versioni

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Vi sono ancora pareri discordanti sul "raggio d'azione" di queste polveri. Secondo alcuni si potrebbero diffondere per centinaia di chilometri.
Una volta rilasciate in sospensione nell'aria sotto forma di [[aerosol]] sarebbero trasportate dal vento per poi disperdersi ed essere respirate o ricadere sui vegetali o nei mari, entrando anche nella [[catena alimentare]].<br>
A riprova di cio'ciò si citano le evidenze dei pollini europei che si trovano nell'Antartide e delle sabbie del Sahara che arrivano in Europa e alle coste nord-orientali americane (le cosiddette "piogge rosse").
Del resto, ipotizzare una distruzione di particelle quali quelle legate agli studi sulle nanopatologie, particelle spesso formate da leghe metalliche come, tra le altre Ferro, Cromo e Nichel, cioè un classico acciaio inossidabile, costituisce, quanto meno, motivo di perplessità.
Le indagini sperimentali che spesso vengono citate e che riportano un calo drastico della presenza di nanoparticolato dalla fonte di riferiscono a particelle di natura liquida o, comunque, idrosolubili, del tutto non omologabili con quelle in questione.