Barlaam di Seminara: differenze tra le versioni

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Il dibattito divenne sempre più acceso fino a culminare in un concilio generale nel [[1341]] alla fine del quale Barlaam venne costretto a sospendere ogni futuro attacco verso l'esicasmo.
 
Nel [[1339]] era stato mandato dall'imperatore [[Andronico III di BisanzioPaleologo|Andronico III]] in missione diplomatica a [[Napoli]], [[Avignone]] e [[Parigi]] per una [[crociata]] contro i turchi. In quell'occasione costruì delle relazioni e una rete di amicizie che fu felice di accoglierlo quando questi, in seguito alla decisione conciliare, decise di lasciare [[Bisanzio]] e di aderire alla Chiesa d'Occidente. Nel [[1342]] conobbe [[Francesco Petrarca|Petrarca]] ad Avignone a cui iniziò ad insegnare il [[lingua greca|greco.]] Il Petrarca si adoperò per fargli assegnare la [[diocesi di Locri-Gerace|diocesi di Gerace]], così Barlaam fu nominato vescovo di Gerace da [[papa Clemente VI]] il 2 ottobre dello stesso 1342. La Bolla relativa alla sua elezione al vescovato di Gerace riporta: "Monachus monasteri Sancti Heliae de Capasino Ordinis Sancti Basilii Militensis Diocesis, in sacerdotio constitutum."
Barlaam fu maestro di greco anche di Giovanni Boccaccio e diede un importante contributo, attraverso la riscoperta dei testi greci, anche a tutto ciò che non molto tempo dopo svilupperà il movimento umanista. È proprio l'umanista Giannozzo Manetti il primo a menzionare Barlaam nella sua biografia del Petrarca.