Stratiota: differenze tra le versioni

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==Storia==
Il sistema degli stratioti sarebbe stato creato, secondo la maggior parte degli storici, dall'imperatore [[Eraclio I di Bisanzio|Eraclio]] ([[610]]-[[641]]) anche se non ci sono prove certe che fu veramente Eraclio ad attuare tale riforma; infatti alcuni storici l'attribuiscono a imperatori successivi (ad esempio Warren Treadgold: secondo tale storico la riforma sarebbe avvenuta tra il [[659]] e il [[662]] ad opera di [[Costante II di Bisanzio|Costante II]]). All'inizio del [[VII secolo]], l'impero bizantino era in preda all'instabilità e alla guerra. Nonostante la pace di Arabissos siglata tra Eraclio e l'imperatore [[sasanide]] persiano [[Kavadh II|Kavadh II Siroe]], l'impero in seguito perse la [[Siria]], l'[[Egitto]], l'Africa bizantina e l'[[Armenia]] a partire dal [[632]] a causa dell'avanzata [[Arabi|araba]]. L'Impero bizantino fu quindi territorialmente ridotto ai [[Balcani]] e all'[[Anatolia]]. Inoltre a nord della penisola balcanica vi era la minaccia di [[Avari]] e [[Bulgari]] mentre l'Italia era minacciata dai [[Longobardi]].
 
Con lo scopo di trovare delle soluzioni alla cronica penuria di mercenari e in un contesto problematico, Eraclio (o Costante II) divise l'Anatolia in quattro province ([[Anatolikon]], [[Armeniakon]], [[Opsikion]] e [[Kibyrrhaioton|Carabisiani]]). Queste suddivisioni amministrative era sotto il comando di un governatore militare detto [[Strategos]] e in esse si praticava un reclutamento militare “regionalizzato”. Questa riorganizzazione fu alla base della creazione dei futuri [[thema]]ta. Un thema è sia il nome di una provincia controllata da uno [[stratega]] che quello del contingente militare proveniente dalla provincia stessa. L'imperatore sviluppò a partire da queste province anatoliche il regime degli stratioti.
 
La classe degli stratioti andò in crisi già verso l'inizio del [[X secolo]] con l'espandersi dei [[Latifondo|latifondi]] a scapito delle terre degli stratioti, che venivano acquistate dai grandi proprietari terrieri. L'Imperatore [[Romano I di Bisanzio|Romano I Lecapeno]] ([[920]]-[[944]]), compresa la gravità del fenomeno (le seguenti sono parole sue: «La piccola proprietà terriera porta grandi benefici con il pagamento dei tributi statali e con la prestazione del servizio militare; questi vantaggi andranno completamente perduti se il numero di piccoli proprietari diminuirà.»), tentò di arrestarlo con alcune leggi mirate a salvaguardare la piccola proprietà terriera. Queste leggi, nonostante tutto, non diedero grandi risultati. Il fenomeno dell'espandersi dei grandi latifondi si presenterà in tutta la sua gravità nell'XI secolo, dopo la morte di [[Basilio II di BisanzioBulgaroctono|Basilio II]] ([[976]]-[[1025]]) nel [[1025]]. I successori dello ''sterminatore dei Bulgari'' infatti non proseguirono la politica di Basilio II e dei suoi predecessori nel tentare di arrestare l'espandersi dei latifondi; ciò ebbe come conseguenza la scomparsa degli ''stratioti'' e la decadenza e la successiva abolizione ''[[de facto]]'' del sistema dei temi. L'esercito bizantino, con la scomparsa degli ''stratioti'', tornava di nuovo a fare affidamento su mercenari, quali i [[Normanni]].
 
==Obblighi==