Corrado di Urslingen: differenze tra le versioni

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==Biografia==
[[File:ZC_580a_078_crop_Urslingen.jpg|thumb|260px|Lo [[stemma]] degli Urslingen (a destra), a fianco di quello degli [[Zimmern (famiglia)|Zimmern]]]]
[[File:Konstancie.jpg|thumb|300px|[[Costanza d'Altavilla]] affida il figlio [[Federico II deldi Sacro Romano ImperoSvevia|Federico]] alla duchessa di Spoleto]]
I domini più antichi della [[Urslingen|famiglia Urslingen]] si trovavano nella zona sita intorno al corso superiore del [[Neckar]], dove si conservano ancora oggi i resti del castello di Urslingen (oggi Irslingen, a nord di [[Rottweil]], nel [[Baden-Württemberg]]) che aveva dato il nome alla famiglia.
 
Corrado iniziò la sua carriera in Italia nel [[1172]] al seguito dell'arcicancelliere tedesco, l'arcivescovo [[Cristiano di Magonza]].
In seguito ([[1177]]) l'imperatore [[Federico I del Sacro Romano Impero|Federico Barbarossa]] assegnò a Corrado il [[Ducato di Spoleto]], un ampio e importante feudo che comprendeva anche [[Assisi]], dove gli fu concessa la Rocca come sede del suo potere. San Francesco nacque ad Assisi nel periodo in cui Corrado era ''comes Assisii''.
 
Nel [[1185]] fece parte dell'ambasceria imperiale che accolse a [[Rieti]] il 28 agosto [[Costanza d'Altavilla]], la sposa di [[Enrico VI deldi Sacro Romano ImperoSvevia|Enrico VI]], il figlio del Barbarossa. In quel periodo Corrado allacciò i legami di stima col giovane erede all'impero e sua moglie: Enrico rinnovò a Corrado e ai suoi eredi l'investitura del ducato di Spoleto e Corrado accompagnò regolarmente il re durante gli spostamenti in Italia almeno fino al [[1188]], quando Enrico si recò in Germania. In quegli anni il ducato di Spoleto visse un periodo di pace e di sicurezza durante il quale furono condotti a termine diversi cantieri di architetture sacre notevoli a Spoleto, Assisi, Foligno e nei dintorni.
 
Corrado fu presente all'incoronazione imperiale di Enrico nel [[1191]] a [[Roma]]<ref>Corrado figura infatti tra i testimoni di un diploma rilasciato immediatamente dopo la cerimonia.</ref> e certamente collaborò nella campagna bellica scatenata dai tedeschi contro [[Tancredi di Sicilia|Tancredi]] per il possesso del [[Regno di Sicilia]]: è emblematico il fatto che Costanza, liberata dalla temporanea prigionia di Salerno, si rifugiò a Spoleto presso Corrado (estate del [[1192]]).
 
Non meraviglia quindi che Costanza ed Enrico decidessero di affidare a Corrado e a sua moglie il neonato erede al trono, il futuro [[Federico II deldi Sacro Romano ImperoSvevia|Federico II]], il quale visse probabilmente alcuni mesi dell'infanzia a [[Foligno]]. Nel [[1195]] l'imperatore Enrico sistemò le cose del [[regno di Sicilia]], in vista della progettata crociata: affidò la reggenza all'imperatrice Costanza, mentre il vescovo [[Gualtieri di Troia]] fu nominato cancelliere e Corrado diventò Vicario del Regno di Sicilia (''Regni Siciliae vicarius'').
 
Dopo la morte di Enrico e la cacciata dei tedeschi dal Regnum Siciliae, nel [[1198]] Corrado fu costretto a rendere il ducato di Spoleto al [[Papa Innocenzo III]] e tornò in Germania. Nel [[1199]] era alla corte di [[Filippo di Svevia]] (fratello di Enrico VI), a fianco del quale, come molti altri nobili, si era schierato, appoggiando la politica ghibellina; Corrado fu incaricato da Filippo di assumere il ruolo che era stato di [[Marcovaldo di Annweiler]], ma morì durante il viaggio verso la Sicilia: all'inizio del 1203 risulta comunque morto. Non si conosce il luogo di sepoltura.