Giampietro Gonzaga: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
Botcrux (discussione | contributi)
m →‎Biografia: Bot: Fix wikilink (vedi discussione)
Riga 2:
 
== Biografia ==
Figlio di [[Francesco I Gonzaga-Novellara]] e Costanza Strozzi<ref>http://www.genealogy.euweb.cz/gonzaga/gonzaga6.html</ref> nacque verso il [[1469]]. Nel [[1490]] venne investito dal duca di Ferrara [[Ercole I d'Este]] di alcune ville reggiane, escludendone di fatto i cugini Cristoforo, Marcantonio e Guido Novello, figli di [[Giacomo Gonzaga]], che già erano stati tagliati fuori dall'eredità del feudo. Giampietro Gonzaga si arruolò come ufficiale nell'esercito di [[Cesare Borgia]], il duca Valentino, ma venne fatto prigioniero nell'assedio di [[Bracciano]] e liberato senza riscatto. Nel frattanto i cugini si erano ritirati nel feudo di Bagnolo e da qui avevano iniziato a tramare contro Giampietro. Contrario a dividere lo stato in due parti fu deferito dai parenti al tribunale di [[Mantova]]. Guido Novello riuscì a corrompere [[Giovanni Gonzaga]] con la promessa dei feudi di [[Novellara]], [[Bagnolo in Piano|Bagnolo]] e [[Vescovato]] e Giampietro fu così messo agli arresti. Nel [[1499]] venne aiutato dal governatore del [[Ducato di Milano]] Chaumont a tornare in possesso dei suoi possedimenti. Per tutelarsi dagli intrighi, chiese ed ottenne, il 7 luglio [[1501]], dall'imperatore [[Massimiliano I del Sacro Romano Imperod'Asburgo|Massimiliano d'Asburgo]] il titolo di conte. I parenti, per nulla scoraggiati, organizzarono una congiura contro di lui, ma un certo Giovanni Tosi svelò il piano al conte che arrestò oltre cinquanta persone. I cugini Marcantonio, Guido Novello e Cristoforo riuscirono tuttavia a riparare a [[Vescovato]] mentre degli arrestati solo sette vennero giustiziati.
 
I cugini allora cercarono di mettere in cattiva luce Giampietro presso i francesi suoi alleati, ma in suo soccorso venne Chaumont che smascherò il piano. Marcantonio allora sfidò a [[Pavia]] in duello Giampietro ma fu ancora il conte ad averla vinta. Cristoforo e Guido Novello si rivolsero allora ad [[Achille Torelli, conte di Guastalla]], il quale attaccò ben volentieri il vicino stato novellarese con scorribande e razzie. Nel [[1507]] vi fu lo scontro finale tra Achille e Giampietro, che, nonostante fosse rimasto quasi ucciso, vinse ancora una volta. Per scacciare i parenti insediatisi a Bagnolo, egli si rivolse al [[Papa Giulio II]], le cui truppe avevano appena occupato [[Reggio Emilia|Reggio]]. Il feudo ribelle venne messo all'asta dalla Camera Apostolica e Giampietro riuscì a riacquisirlo nel luglio [[1510]] facendo valere i suoi diritti e l'appoggio del re di Francia. Chiamato a processo a Roma per l'appoggio alla famiglia reggiana dei Bebbi, notoriamente avversa allo [[Stato della Chiesa]], riuscì ad evitare la scomunica e la perdita del feudo di Cortenuova.