Immagine cinematografica: differenze tra le versioni

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Per meglio afferrare questo concetto si tenga presente che un conto è "guardare", un altro è "capire". Per guardare (e ascoltare), lo spettatore mette in funzione le sue capacità [[percezione|percettive]] (vista e udito), per capire la trama di un film, invece, lo spettatore deve collegare i vari dialoghi e le varie azioni in un contesto più ampio (il contesto narrativo), ovvero in una unità di [[significazione]] più vasta, mettendo in funzione le sue capacità [[cognizione|cognitive]].<ref name=Pescatore/>
 
Secondo [[Gilles Deleuze]], non a caso, è possibile intraprendere una ricerca di [[semiotica del cinema]] "pura" che studi l'immagine in quanto tale, senza tener conto delle caratteristiche narrative di un film o, in generale, di un qualunque prodotto audiovisivo. Per Deleuze tale ricerca troverebbe le sue fondamenta e la sua tradizione nelle teorie inerenti laalla [[fotogenia]] cimematografica, perché essa approfondisce in termini estetici tutte le componenti puramente visive del cinema.<ref name=Pescatore/>
 
==Aspetti tecnici==