Vittorio Amedeo I di Savoia: differenze tra le versioni

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Vittorio Amedeo cercò in ogni caso di potenziare il piccolo esercito che aveva ereditato dal padre, decimato dalle guerre di successione del Monferrato. Dall'esempio che [[Gustavo II Adolfo di Svezia]] stava dando all'Europa, il duca di Savoia aveva capito l'importanza di un esercito stabile e ben addestrato. Vittorio Amedeo I ordinò di potenziare l'artiglieria, che divenne una delle più imponenti d'Europa, anche grazie all'apertura di un'apposita scuola per artiglieri. Nei sette anni del suo regno, il duca di Savoia riuscì a contare sotto le armi ben 20.000 uomini<ref> {{cita libro|Renata|Stroisa Comoglio|La prima Madama Reale|Daniela Piazza Editore|2003}} pp. 46-47 </ref>.
{{Casa Savoia Branca di Bresse}}
Decise pertanto di sottoscrivere un trattato di pace con la Spagna, schierandosi apertamente dalla parte dei francesi. Le trattative andarono avanti per tutto il [[1630]] e alla fine, a [[Cherasco]], tra il 5 e il 7 aprile [[1631]] le varie potenze si riunirono per stabilire gli accordi di pace. Secondo i trattati, [[Pinerolo]], allora in mano francese, sarebbe dovuta tornare ai Savoia, ma un accordo segreto stretto l'anno prima a Torino prevedeva, come pegno di alleanza franco-piemontese, che la munitissima piazzaforte rimanesse alla Francia, mentre Parigi si sarebbe prodigata per far cadere in mano a Vittorio Amedeo la città di [[Ginevra]]. Avvenne una finta restituzione: il duca ricevette le chiavi di Pinerolo e le riconsegnò a Luigi XIII, poco dopo. In questo modo la Francia si assicurava la proprietà dell'importantissima piazza pinerolese, mentre al Ducato di Savoia vennero annesse [[Trino]] ed [[Alba (Italia)|Alba]].<ref>Il trattato di Cherasco fu siglato tra Francia, il Sacro Romano Impero ([[Ferdinando II del Sacro Romano Imperod'Asburgo|Ferdinando II]]) ed il Ducato di Savoia. Con esso vennero regolate le questioni del [[ducato di Mantova]] e del [[marchesato del Monferrato]] (rinuncia dell'imperatore a favore del candidato francese, [[Carlo I di Gonzaga-Nevers]]), e dell'occupazione dei [[Grigioni]] da parte dei francesi (rinuncia della Francia).</ref>.
 
Alla nascita dell'erede maschio, [[Francesco Giacinto di Savoia]], Vittorio Amedeo I cercò di aumentare il prestigio della casata attribuendosi il titolo reale di [[Cipro]], in quanto discendente dei [[Lusignano]], senza peraltro che nessuno glielo avesse mai concesso. Pertanto assunse la forma chiusa alla sua corona, simbolo di potere regio.
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| rowspan="8" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Caterina Michela d'Asburgo]]
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Filippo II di Spagna]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Carlo V del Sacro Romano Imperod'Asburgo]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br/ >[[Filippo I di Castiglia|Filippo d'Asburgo]]
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