Scitala: differenze tra le versioni

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La '''scitala''' ({{lang-grc|σκυτάλη|skytàle}}, "bastone") era un messaggio cifrato e segreto che veniva inviato dagli [[efori]], i cinque supremi magistrati di [[Antica Sparta|Sparta]], ai generali e ai [[navarca|navarchi]] impegnati nelle spedizioni militari.<ref name=Plutarco>Plutarco, ''Vita di Lisandro'', 19. ''Le vite parallele di Plutarco, versione di Girolamo Pompei con la vita dell'autore scritta dal professore Silvestro Centofanti''. Firenze: F. Le Monnier, Vol II, p. 4423 ([http://books.google.it/books?id=C2YVAAAAQAAJ&pg=PA442&dq=scitala on-line]).</ref>
 
Si tratta di uno dei più antichi metodi di [[crittografia]] per [[cifrario a trasposizione|trasposizione]] conosciuti: il meccanismo di codifica permetteva, nel caso la scitala fosse stata intercettata dal nemico, di mantenere segreto il contenuto del messaggio e, nello stesso tempo, consentiva al ricevente di verificarne l'autenticità, in quanto solo chi era dotato di una bacchetta identica a quella utilizzata dal mittente per preparare la scitala, poteva decifrare e leggere il messaggio.<ref>{{cita|Russel|pag. 117}}</ref>
 
==Descrizione==