Scitala: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Uso della scitala nella storia: più scorrevole |
|||
Riga 14:
[[Tucidide]] testimonia l'invio di una scitala a [[Pausania (generale)|Pausania]], il vincitore della [[battaglia di Platea]], per richiamarlo in patria dalla [[Troade]], dove si trovava dopo la conquista di [[Bisanzio]] (471 a.C.), per rispondere delle accuse di tradimento che gli venivano mosse e dalle quali fu poi assolto. Il messaggio della scitala diceva di presentarsi immediatamente a Sparta, altrimenti sarebbe stato dichiarato nemico pubblico.<ref>Tucidide, ''Guerra del Peloponneso'', 1, 131.</ref>
[[Plutarco]] racconta dell'invio di una scitala a [[Lisandro]] con la quale gli efori lo richiamavano immediatamente a Sparta per giustificarsi del suo comportamento verso il [[satrapo]] [[impero achemenide|persiano]] [[Farnabazo II]], presso il quale si trovava.
Nel ''Simposio dei sette sapienti'', Plutarco menziona il modo di dire "come una scitala rotta" ("ἀχνυμένην σκυτάλην"), citato da [[Archiloco]], per descrivere un messaggio con un significato incomprensibile.<ref>Plutarco, ''Simposio dei sette sapienti'', 8.</ref>
|