Trilogia del tempo: differenze tra le versioni

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==Dettagli e punti in comune==
Delle tre pellicole, solo la prima appartiente propriamente al genere prediletto da [[Sergio Leone|Leone]], il [[western]]: ''[[Giù la testa]]'' rientrerebbe forzatamente in quel genere, per cui si preferisce definirla come un [[Film drammatico|dramma avventuroso]], mentre ''[[C'era una volta in America]]'', rientra, genericamente parlando, al genere [[Gangster-movie|gangster]].<br />
Curiosamente, è proprio il terzo film del trio ad essere considerato il vero e proprio capolavoro del regista romano<ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/critica.asp?id=79351|titolo=Recensione di [[Gian Luigi Rondi]] su [[Il Tempo]] del 21 maggio 1984|accesso=02-08-2 agosto 2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=3925&farinotti=1|titolo=Scheda su mymovies.it con la recensione di Farinotti|accesso=02-08-2 agosto 2010}}</ref>, pur essendo come detto un genere di film a lui meno vicino.<br />
Ovviamente punto di incrocio delle tre pellicole è il regista e la tematica che dà il nome alla trilogia: il tempo.
Questi tre film, specialmente ''[[C'era una volta in America]]'', hanno alla loro origine ''il tempo con la sua vertigine'' (così dice [[Morando Morandini|Morandini]] nel suo dizionario dei film<ref name=morandini />) e si svolgono in un'epoca ''dilatata'', generando di conseguenza una notevolissima durata della pellicola:
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* 220 min "[[C'era una volta in America]]"
 
Da non dimenticare però altri due punti in comune fondamentali tra le pellicole: le musiche di [[Ennio Morricone]] conosciute in tutto il mondo e comprendenti temi fra i suoi migliori mai realizzati<ref>{{cita web|url=http://www.pasolini.net/saggistica_colonnesonore_Morricone.htm|titolo=dal sito Pasolini.net|accesso=02-08-2 agosto 2010}}</ref> e il montaggio di [[Nino Baragli]], sempre presente nella post-produzione dei tre lavori.
 
==C'era una volta il west==
{{Vedi anche|C'era una volta il west}}
Primo capitolo della trilogia, ''C'era una volta il west'' è anche un punto di svolta nella carriera di [[Sergio Leone]], che abbandona il suo [[spaghetti-western]] per approdare ad una rilettura più classica del genere, anche se pur sempre personale. Abbandonando il genere e le sue caratteristiche, di conseguenza cambia anche l'ambientazione: non ci troviamo più in [[Andalusia]], come nei film della "trilogia del dollaro", ma siamo nella [[Monument Valley]], in omaggio al grande regista [[John Ford]] (di cui Leone aveva una ''sconfinata'' stima <ref>{{cita web|url=http://www.cinemadelsilenzio.it/index.php?mod=interview&id=17|titolo=Intervista a Sergio Leone da cinemadelsilenzio.it|accesso=02-08-2 agosto 2010}}</ref>). Ancora una volta accompagnato dalle musiche di [[Ennio Morricone]], il film avrà un grandissimo successo<ref>{{cita web|url=http://www.filmscoop.it/film_al_cinema/ceraunavoltailwest.asp|titolo=dal sito Filmscoop.it|accesso=02-08-2 agosto 2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=Lhigvh715Pk|titolo=una traccia della colonna sonora di Ennio Morricone da Youtube|accesso=02-08-2 agosto 2010}}</ref>.
 
==Giù la testa==
{{Vedi anche|Giù la testa}}
Ulteriore passo in avanti verso la completa maturità artistica di Leone, ''Giù la testa'' è un ulteriore distacco dal western della prima parte della carriera del regista, che qui sembra quasi dissacrare proprio quel genere che lo ha reso famoso<ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=10626|titolo=Scheda su mymovies.it con la recensione di Morandini|accesso=02-08-2 agosto 2010}}</ref>. Il film alterna il dramma (anche melodramma) al comico, il tragico all'ironico. <br />
Inoltre in questo lavoro, Leone introduce un'ulteriore tema: la rivoluzione. <br /> Un tema che risulterà fondamentale nello svolgimento del film, che parte proprio con una frase di [[Mao Tse Tung]] riguardante il senso di rivoluzione:
 
{{quote|La Rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia. La Rivoluzione è un atto di violenza.|Frase all'inizio del film<ref>{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=Zx3_68sAV_c|titolo=La frase all'inizio del film, da Youtube|accesso=02-08-2 agosto 2010}}</ref>}}
 
==C'era una volta in America==
{{Vedi anche|C'era una volta in America}}
Ultimo capitolo della trilogia e ultimo film di [[Sergio Leone]], morto prematuramente nel [[1989]], all'età di 60 anni. Con un alto budget e 13 anni di lavorazione, ''C'era una volta in America'' è il film più complesso e riuscito del regista romano che, anche grazie a questo film, sarà riconosciuto come uno fra i più grandi registi italiani<ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/critica.asp?id=367226|titolo=Recensione di Stefano Reggiani del 1 maggio 1984|accesso=02-08-2 agosto 2010}}</ref>.<br />
La pellicola è certamente quella più aggrappata al tempo, essendo strutturata in ''[[flashback]]'' e ''[[Prolessi|flashforward]]'' ed eliminando quasi completamente il tempo presente o almeno ciò che sembra presente. Percorrendo la scalata al potere nella malavita organizzata, attraverso gli occhi di uno dei criminali, David "Noodles" Aaronson (protagonista del film e vero nome dell'autore del romanzo ''Mano armata'', di cui il film è una trasposizione), il regista gioca nell'incastrare le epoche e le situazioni, un gioco che cerca il più possibile di trasportare lo spettatore dentro al film.<br />
La pellicola rimane nella memoria come uno dei più grandi film realizzati e come un testamento della carriera del regista [[Sergio Leone]]<ref name=morandini>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=3925|titolo=Scheda su mymovies.it con la recensione di Morandini|accesso=02-08-2 agosto 2010}}</ref>.
 
==Note==