Publio Cornelio Scipione Emiliano: differenze tra le versioni

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Nel [[151 a.C.]] divenne [[tribuno militare]] e l'anno successivo legato del console Lucullo. Nel [[153 a.C.]] tornò in [[Africa]], sempre nel ruolo di tribuno militare, con la quarta legione sotto il comando del console [[Manio Manilio]].
 
Nel [[147 a.C.]], ottenuta la carica di [[console (storia romana)|console]], più che per volere del Senato che per convinzione propria,<ref>[[Velleio Patercolo]], [[Historiae romanae ad M. Vinicium libri duo]],Lib.I,12.</ref>, condusse la guerra contro [[Cartagine]] e, dopo un lungo assedio, nel 146 a.C. sconfisse i Cartaginesi e rase al suolo la città.
 
Successivamente riuscì ad ottenere un secondo consolato durante il quale sconfisse i [[Celtiberi]] in [[Hispania]] distruggendo la città di [[Numanzia]] nel [[133 a.C.]]. A seguito di questi successi gli furono dati gli appellativi di ''Africano Minore'' e di ''Numantino''.