The Shadows: differenze tra le versioni

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La storia del gruppo si fa risalire ai Drifters, un trio formatosi nel 1958 a [[Cheshunt]], nell’[[Hertfordshire]], e composto dai chitarristi Harry Webb e Norman Mitham assieme al batterista Terry Smart. Con il loro repertorio che si rifaceva al [[rock and roll]] di matrice americana divennero assai popolari subito dopo il loro debutto in un locale di Londra, il 2I’s, dove in seguito conobbero il chitarrista Ian Samwell, che completò la ''lineup'' della formazione, e John Foster, che divenne il loro manager e che li indusse a cambiare nome. Harry Webb si rinominò Cliff Richard e il gruppo venne così ribattezzato “Cliff Richard & the Drifters”, mantenendo ancora il nome dell’[[The Drifters|omonimo gruppo americano]]. Divenuto un quintetto con l’innesto di un terzo chitarrista, Ken Pavey, incise il demo ''Breathless'', e il mese successivo per la produzione di ''Move It'' arruolò un altro chitarrista, Ernie Shaw, e Frank Clarke al basso, sfondando nel mercato con il nuovo singolo.
 
Nel settembre 1958 la formazione cambiò, data l’uscita di Mitham e Pavey, sostituiti da [[Hank Marvin]] e [[Bruce Welch]], e dette una serie di concerti nei quali Richard accantonò la chitarra trasformandosi in ''[[vocalist]]'' di rock and roll. Più tardi la chitarra di Sandwell venne sostituita dal basso virtuoso e innovativo di [[Jet Harris]], e con quella ''lineup'', fra il dicembre del 1958 e il gennaio dell’anno successivo, piazzarono due successi nelle classifiche di vendita, seguiti da un album in cui il batterista [[Tony Meehan]] aveva avvicendato Terry Smart. La nuova formazione si rinominò The Shadows e dominò la scena musicale inglese per i successivi quattro anni, ponendosi come precursore rispetto ai [[Beatles]].
 
Dopo un singolo passato sotto silenzio, ''Saturday Dance'', gli ShadowShadows raggiunsero una grande popolarità con la pubblicazione di ''Apache'', a cui seguirono ''Man of Mystery'', ''F.B.I.'', ''The Frightened City'', ''Wonderful Land'' e ''Kon Tiki'', anche questi di grande successo che si misurò non solo nelle vendite e nella popolarità acquisita ma anche nella suggestione del nome – gli americani [[Shadows of Knight]] originariamente Shadows, e il gruppo di rock progressivo italiano de [[Le Orme]] che doveva inizialmente chiamarsi "Le Ombre" come omaggio proprio agli Shadows, nome poi scartato – e soprattutto per l’influenza che ebbe il loro stile sui gruppi contemporanei, fra di essi i Remo Four e i Beatles. Questi ultimi dedicarono loro un tributo componendo ed eseguendo ad Amburgo il brano strumentale ''Cry for a Shadow'', e durante un’esibizione degli Shadows a Liverpool il manager dei Beatles [[Brian Epstein]] segnalò al proprio gruppo l’eleganza degli abiti degli Shadows, i loro passi coreografati sul palco e l’inchino al termine del loro concerto.
 
[[File:Cliff Richard and The Shadows encore line-up Wembley Arena 23OCT2009.JPG|thumb|Cliff Richard & The Shadows (2009)]]
 
Un’altra sostituzione intervenne nel tardo 1961, con l’uscita di Meehan e il subentro di [[Brian Bennett]], e poco dopo Jet Harris lasciò il gruppo e [[Brian Locking]] occupò il posto lasciato vacante. Con questa formazione, gli Shadows toccarono il picco della popolarità inanellando un successo dopo l’altro: ''The Savage'', ''Guitar Tango'', ''Dance On'', ''Foot Tapper'', ''Atlantis'', ''Shindig'' e ''Geronimo'', affiancati da quattro LP – ''The Shadows'' e ''Out of the Shadows'' del 1962, ''Greatest Hits'' del 1963, ''Dance with the Shadows'' del 1964 – anch’essi di grande successo.
 
Nel 1964 Locking fu sostituito da [[John Rostill]], e per gli anni a seguire la formazione rimase immutata con Bennett, Marvin, Welch e Rostill. Il 1968 è l’anno in cui il gruppo si sciolse, e i membri degli Shadows si avviarono verso carriere artistiche diverse fino al 1973, anno della morte di Rostill e che vide il ricongiungimento del gruppo con l’aggiunta di [[John Farrar]]. Da allora in poi il complesso scelse di continuare affiancato da bassisti arruolati temporaneamente, e l’attività proseguì negli anni settanta e ottanta. Inattiva per il decennio seguente, la formazione si riunì nel 2004 per una serie di concerti d’addio che si protrasse nell’anno successivo<ref name="amg"/><ref>Bill Harry, ''Beatles - L’enciclopedia'', Arcana, Roma 2001, pag. 666.</ref>.
 
== Discografia ==