Archè: differenze tra le versioni

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L'arché è nella filosofia greca, soprattutto negli [[Scuola di Mileto|Ionici]] [[presocratici]], il principio o elemento fondamentale da cui tutto ha origine, ciò che precede per tempo o per importanza, o ciò da cui si formano tutte le cose.
Il termine archè fu poi sostituito prevalentemente da quello di [[sostanza (filosofia)|sostanza]] come ci riferisce [[Aristotele]]:
{{QuoteCitazione|La maggior parte di coloro che per primi filosofarono ritennero che i soli principi di tutte le cose fossero quelli di specie materiale, perché ciò da cui tutte le cose hanno l'essere, da cui originariamente derivano e in cui alla fine si risolvono, pur rimanendo la ''sostanza'' ma cambiando nelle sue qualità, questi essi dicono è l'elemento, questo il principio (arché) delle cose e perciò ritengono che niente si produce e niente si distrugge, poiché una ''sostanza'' siffatta si conserva sempre.|Aristotele, "Metafisica", I, 3, 983b}}
 
Lo stesso Aristotele conserva il termine arché, seguendo l'uso platonico, per fare una distinzione tra archè inteso come nell'antichità come principio primo, o, come lui preferisce ''causa prima'' (''ratio essendi'') di ogni essere, e archè come principio del conoscere (''ratio cognoscendi'') e con quest'ultimo significato le ''archai'' (i principi) sono le premesse delle dimostrazioni logiche. (Aristotele, ''Metafisica'', V, 1)
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==Giovanni evangelista: la problematica dell'arché nel pensiero cristiano==
{{QuoteCitazione|In principio era il Verbo [logos]|''Vangelo secondo Giovanni, prologo''|Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος|lingua=el}}
Noto è il prologo con cui [[Giovanni il teologo|Giovanni apostolo]], il più giovane degli apostoli divenuto il più anziano e che a detta di molti e dello stesso [[Gesù|rabbi Jeshua ha-Nosri]] era soprannominato "l'immortale".<br/>
In esso,a chiare lettere, "l'aquila spirituale", cioè Giovanni, enuncia la rivelazione secondo la quale, a differenza dei filosofi suoi predecessori della stessa [[Asia Minore]] di cinque secoli prima, l'archè quale origine e sostanza dell'essere tutto è il [[logos]].<br/>
Che l'arché coincidesse con il logos per Giovanni non era, tuttavia, una conclusione di tipo razionale, basata sull'osservazione della realtà, come nel pensiero laico dei filosofi presocratici, ma una certezza indubitabile, motivata e convalidata dalla fede nella verità rivelata nelle [[Bibbia|Sacre Scritture]] comprovata dalla sua esperienza diretta:
{{QuoteCitazione|Poiché la vita si è fatta visibile noi l'abbiamo veduta|Prima lettera di Giovanni}}
{{QuoteCitazione|La carne può solo far soffrire ma è lo spirito che dà la vita|Vangelo secondo Giovanni}}
Nel tipico stile giovanneo, nitido, chiaro ed essenziale queste sue parole comprovano la coincidenza in Giovanni di [[spirito]], [[vita]] e [[logos]] quale arché, origine e vera sostanza dell'[[essere (filosofia)|essere]] tutto.