Fëanor: differenze tra le versioni

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Fëanor viene sempre descritto come il più grande tra tutti gli Eldar, era insieme un grandissimo guerriero, artigiano, fabbricatore di gemme ed oggetti magici:
 
{{quoteCitazione|Fëanor crebbe rapidamente, e un segreto fuoco gli si accese dentro. Era alto, bello di volto e destro, i suoi occhi erano lucenti e penetranti, i capelli neri come ala di corvo; e nel perseguimento dei propri scopi, era perseverante e risoluto. Ben pochi riuscivano a distoglierlo dai suoi scopi con la parola, nessuno con la forza. Divenne, di tutti i Noldor allora e dopo, quello dalla mente più duttile e dalla mano più abile.|[[John Ronald Reuel Tolkien|J.R.R. Tolkien]], ''[[Il Silmarillion]]''}}
 
Egli è l'artefice dei [[Silmaril]] e probabilmente dei [[Palantíri]]. Fëanor fu inoltre anche l'ideatore di quel tipo di scrittura che porta il suo nome, le lettere di Fëanor ([[Tengwar]]) o alfabeto Fëanoriano, perfezionando così l'opera di Rumil (che fu il primo elfo a concepire la scrittura).
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I Valar cercarono di ricucire lo strappo tra Fëanor e Fingolfin invitandolo in occasione di una solenne festività e qui Fingolfin offrì la mano al fratellastro:
{{quoteCitazione|Fratello a mezzo nel sangue, fratello intero nel cuore voglio esserti. Tu guida e io ti seguirò. Che nessun'afflizione ci divida.|[[John Ronald Reuel Tolkien|J.R.R. Tolkien]], ''[[Il Silmarillion]]''}}
 
E, almeno a parole, i due fecero pace.
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Impadronitisi delle navi, la schiera dei Noldor prese a manovrarle alla bell'e meglio seguendo la costa verso nord, quando furono sorpresi da una terribile tempesta, nella quale molti vascelli andarono distrutti e parecchi elfi annegarono.
 
{{quoteCitazione|Ciononostante, la maggior parte dei Noldor sopravvisse e, passata la tempesta, proseguirono nel loro corso, alcuni per nave, altri per terra; ma lunga era la via, e peggiore a mano a mano che avanzavano.|[[John Ronald Reuel Tolkien|J.R.R. Tolkien]], ''[[Il Silmarillion]]''}}
 
Giunti all'estremità settentrionale del Reame Vigilato, nella montagnosa e fredda [[Araman]], essi incontrarono un araldo di Manwe, probabilmente [[Mandos]], il quale pronunciò contro di loro una terribile maledizione, detta [[Sorte dei Noldor]], o '''Profezia del Nord'''. Fu allora che, pentitosi di quanto accaduto, Finarfin, il figlio minore di Finwë, tornò indietro con la sua schiera; essi furono perdonati dai Valar e Finarfin divenne l'Alto Re dei Noldor a Valinor. I suoi figli, invece, proseguirono lungo il cammino intrapreso.
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Sebbene i figli, giunti coi rinforzi, fossero riusciti a disperdere le forze di Morgoth e a riportare il padre al loro accampamento, le ferite riportate da Fëanor erano letali, ed egli, maledicendo ancora una volta Morgoth ed esortando in figli a tener fede al giuramento, morì
 
{{quoteCitazione|[...] ma non ebbe né tomba né sepolcro perché così focoso era il suo spirito che, come se ne staccò, il corpo cadde in cenere e fu spazzato via come fumo...
Così finì il più possente dei Noldor, dalle cui gesta vennero sia la loro massima nomea, sia le loro più tristi sventure.|[[John Ronald Reuel Tolkien|J.R.R. Tolkien]], ''[[Il Silmarillion]]''}}