Le ceneri di Gramsci: differenze tra le versioni

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Il titolo è preso da una poesia immaginato davanti alla tomba di [[Antonio Gramsci|Gramsci]] nel [[Cimitero acattolico di Roma|Cimitero degli Inglesi]] a [[Roma]]. {{cn|L'intera raccolta è attraversata dal medesimo tema: il [[marxismo]] e la sua "ipocrisia".}}
 
==TramaContenuto==
''L'Appennino'', datato in calce 1951, è il primo dei poemetti e apparve per la prima volta su "Paragone-Letteratura" nel dicembre [[1952]]. In un itinerario [[Geografia|geografico]]-[[Cultura|culturale]], [[Storia|storico]]-[[Antropologia|antropologico]] dove domina poeticamente la luce bianca della [[luna]] e al cui centro ideale vi è la [[Monumento funebre a Ilaria del Carretto|statua]] di [[Ilaria del Carretto]] di [[Jacopo della Quercia]], l'autore percorre tutta l'[[Italia]] [[Italia centrale|centro]]-[[Italia meridionale|meridionale]], da [[Lucca]] a [[Napoli]]. Il motivo della bianca luna (temamotivo romantico) e la descrizione di Ilaria, fanno pensare al [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] di ''Sopra un bassorilievo sepolcrale''.
 
''Il canto popolare'', datato 1952-53, è il secondo poemetto e fu pubblicato nel [[1954]] sotto forma di plaquette. In esso il [[popolo]], che partecipa alla storia per "magica esperienza", esprime la sua forza nel canto. Chiude il poemetto un'allocuzione a un giovane che canta spensieratamente sulle rive del [[Aniene|fiume Aniene]] un canto popolare, dove il pessimismo è mitigato dalla "forza" e "felicità" del ragazzo [[Proletariato|proletario]].