Repubblica Italiana (1802-1805): differenze tra le versioni

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Modifiche e aggiunte sull'ordinamento istituzionale della repubblica italiana del 1805
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|titolo capi di stato = Presidente
|elenco capi di stato = [[Napoleone Bonaparte]]
|titolo capi di governo = Vicepresidente
|elenco capi di governo = [[Francesco Melzi d'Eril]]
|organi deliberativi =
|inizio = [[1802]]
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A seguito della proclamazione e incoronazione di Napoleone a Imperatore dei francesi nel [[1804]] e alla sua successiva incoronazione a [[Re d'Italia]] (avvenuta il 26 maggio [[1805]] nel [[Duomo di Milano]]), la Repubblica Italiana cesserà di esistere per evolvere nel [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]].
 
== Ordinamento istituzionale ==
La Repubblica Italiana venne proclamata il 26 gennaio 1802 dalla consulta cisalpina convocata a Lione. Contemporaneamente fu promulgata la carta costituzionale e si provvide alla nomina del Presidente, del Vicepresidente e delle altre più importanti cariche istituzionali.
Il primo articolo proclamava la religione cattolica come religione di stato, mentre il secondo articolo sanciva la sovranità risiedeva nei cittadini. ''Organo primitivo'' di questa sovranità erano i tre collegi elettorali dei possidenti, dei dotti e dei commercianti , con sede stabilita, rispettivamente a Milano, Brescia, Bologna.
== Presidente e Vicepresidente ==
Il Governo della Repubblica era affidato a un Presidente (Napoleone Bonaparte), a un vicepresidente, a una consulta di stato, a un consiglio legislativo e dei ministri. Al Presidente, vero arbitro e controllore supremo della vita politica, spettava "l'iniziativa di tutte le leggi" e "di tutte le negoziazioni diplomatiche", la nomina del vicepresidente, del segretario di stato, degli agenti civili, dei diplomatici, dei capi delle forze armate, dei generali, dei membri del consiglio legislativo e dei ministri, per mezzo dei quali esercitava il Potere Esecutivo.
Per quanto riguarda il Vicepresidente, la Costituzione stabiliva che egli non potesse essere rimosso durante la presidenza di chi lo aveva eletto.
In mancanza del Presidente, il Vicepresidente prendeva il suo posto e lo rappresentava in tutte le sedi. In qualunque caso di "vacanza", passavano inoltre a lui tutti i poteri e le funzioni del Presidente sino all'elezione del successore.
La Presidenza della Repubblica Italiana venne assunta dal Primo Console di Francia Napoleone Bonaparte, che come suo vicario nominò il nobile milanese Francesco Melzi d'Eril.
Forte della fiducia di Bonaparte, durante il triennio di vita della Repubblica, il Vicepresidente mantenne le redini del nuovo stato, avocando a sé l'amministrazione interna del paese e la direzione di quella parte degli affari esteri che non veniva trattata direttamente da Parigi.
Impegnato nel dare alla Repubblica Italiana uno spazio politico proprio, mitigando la sudditanza dalla Francia, Melzi venne congedato nel Maggio del 1805, dopo la proclamazione dell'Impero Francese e la trasformazione della Repubblica in Regno d'Italia.
 
== Suddivisione ==