Basilica di San Lorenzo in Damaso: differenze tra le versioni

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'''San Lorenzo in Damaso''' è una [[basilica]] che si trova a [[Roma]], nel rione [[Parione]], incorporata nel [[Palazzopalazzo della Cancelleria]], nella piazza che da questo prende nome. È una delle molte chiese romane dedicate a [[san Lorenzo]].
 
La [[facciata]] della chiesa è inserita nella lunga facciata del Palazzopalazzo, sulla destra.
 
== Storia ==
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:''LAVRENTII SAEPTVS MARTYRIS AVXILIO''.<ref name="armellini">M. Armellini: ''Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX''</ref>
 
[[Donato Bramante]] la modificò sostanzialmente alla fine del [[XV secolo]] su ordine del cardinale [[Raffaele Riario]], durante i lavori di restauro del contiguo [[Palazzo palazzo della Cancelleria]], dandole una nuova forma interna.
 
Nei primi anni del [[XIX secolo]], sotto la dominazione francese, fu sconsacrata. Nel [[1820]], dietro indicazione di [[papa Pio VII]], fu restaurata da [[Giuseppe Valadier]], ricevendo l'assetto attuale.<ref name="armellini" />
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Un ulteriore restauro fu reso necessario dopo un incendio che danneggiò la basilica nel [[1944]].
 
La chiesa è costruita su un [[mitreo]] romano; scavi sotto il cortile del Palazzopalazzo della Cancelleria nel [[1988]] – [[1991]] hanno rivelato [[fondazioni]] ([[IV secolo|IV]] e [[V secolo]]) della grande basilica fondata da [[Papapapa Damaso I]], una delle più importanti chiese [[Architettura paleocristiana|paleocristiane]] di Roma. Inoltre è stato identificato un [[ cimitero]] in uso dall'[[VIII secolo]] fino a poco prima della costruzione dei palazzo. La chiesa paleocristiana aveva come particolarità una navata trasversale posta dietro l'abside, sicché la basilica appariva circondata da portici<ref name="angeli">D. Angeli, ''Le Chiese di Roma''</ref>.
 
== Interno ==
[[File:Roma-sanlorenzoindamaso3.jpg|thumb|270px|Interno di San Lorenzo in Damaso.]]
Sull'[[altare maggiore]] c'è un olio di [[Federico Zuccari]]; sotto l'altare ci sono i corpi dei santi [[Eutichiano]] e [[Damaso]]. A sinistra c'è una statua di [[S. sant'Ippolito]], copia di quella che si trova ai [[Museo lateranense]] - [[Musei lateranensi]] [[Laterano]].
 
=== Vestiboli ===
Il [[portale]] è del [[Jacopo Barozzi da Vignola|Vignola]]. Nel primo vestibolo c'è la tomba di [[Alessandro Voltrini]], un [[cubiculario]] di [[papa Urbano VIII]], opera del [[Gian Lorenzo Bernini|Bernini]], mentre nel secondo vestibolo c'è una statua di [[Carlo Borromeo]] opera di [[Stefano Maderno]] (1576-1636). Nel vestibolo, a destra c'è una cappella disegnata da [[Nicola Salvi]], lo scultore di [[Fontanafontana di Trevi]], su incarico del cardinale [[Tommaso Ruffo]] che ebbe il titolo tra il 1740 ed il 1753. Gli affreschi sono di [[Corrado Giaquinto]]; il quadro sull'altare è opera di [[Sebastiano Conca]].
Sempre nel vestibolo, a sinistra c'è la cappella del Sacramento, commissionata dal cardinale [[Pietro Ottoboni]] ed affrescata con un'allegoria biblica da [[Andrea Casali]].
 
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La cappella interna della [[sacrestia]] ospita una Madonna di [[Nicolò Circignani]], detto il Pomarancio e due statue di argento di [[Ciro Ferri]]<ref name="angeli" />.
 
Nella parete sinistra della cappella del Sacro Cuore di Gesù agonizzante, in un quadro, è ritratto l'architetto [[Vincenzo De Rossi Re]] ([[1834]]–[[1888]]) insieme ad altre persone mentre sottopongono al Ponteficepontefice [[Leone XIII]] gli statuti della Pia Unione del S. Cuore di Gesù
Agonizzante fondata nella stessa chiesa nel 1883. FONTE: articolo dell’[[Osservatore Romano]] del 1933
 
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[[Categoria:Chiese dedicate a san Lorenzo martire|Roma]]
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
[[Categoria:Chiese sconsacrate]]