Spedizione di Wilkes: differenze tra le versioni

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===Preparativi===
 
Nel [[maggio]] [[1829]]<ref>{{en}} [http://mysite.du.edu/~ttyler/ploughboy/usexex415.htm ''"Authorization of the Naval Exploring Expedition in the South Seas and Pacific Ocean, and of the Purchase of and Payment for Astronomical and Other Instruments for the Same", March 17, 1830''] in ''American State Papers: Naval Affairs'', Gale's & Seaton, Washington, 1860, Vol. 3, pp. 546-560.</ref> il [[Congresso degli Stati Uniti]], su proposta del [[Presidente degli Stati Uniti|presidente]] [[John Quincy Adams]], approvò l'invio di una spedizione intorno al mondo pensando che questa potesse arrecare benefici alla nazione. Gli obiettivi primari della missione erano di incentivare il commercio marittimo e di proteggere i grandi investimenti fatti dalle aziende che si occupavano della caccia alle [[balene]] e alle [[foche]] nell'[[Oceano Pacifico]]<ref>{{en}} [http://mysite.du.edu/~ttyler/ploughboy/usexex391.htm ''"On the Policy and Objects of the Exploring Expedition to the Pacific Ocean and South Seas", February 23, 1829''] in ''American State Papers: Naval Affairs'', Gale's & Seaton, Washington, 1860, Vol. 3, pp. 336-343.</ref>. Il Congresso stabilì anche che la flotta d'esplorazione avrebbe dovuto essere composta da navi di proprietà pubblica e non privata, all'epoca le uniche imbarcazioni di proprietà governativa in grado di compiere una [[circumnavigazione]] erano quelle della [[US Navy|marina militare]]. Una volta approvata la missione ci furono diversi impedimenti tecnici che ne bloccarono la partenza e solo il [[14 maggio]] [[1836]] fu promulgato un atto che autorizzò i finanziamenti necessari per il viaggio<ref>{{Cita web|url=http://memory.loc.gov/cgi-bin/ampage?collId=llsl&fileName=005/llsl005.db&recNum=66|titolo=Statutes of 24th Congress, Session I, Chapter 61, Section 2, 14 May 1863|editore=[[Library of Congress]]|lingua=en}}</ref>. Ottenuta la copertura economica, ci vollero altri due anni per formare i comandi, gli equipaggi e preparare le imbarcazioni per la flotta d'esplorazione. Il [[9 agosto]] [[1838]] le navi si mossero da [[Norfolk]] a [[Hampton Roads]] e si prepararono per la partenza. Il [[17 agosto]] si unirono alla flotta due imbarcazioni di supporto e il giorno successivo alle ore 15:00 il comandante Wilkes diede l'ordine di [[Glossario dei termini marinareschi (S-Z)#S|salpare]]. A causa dei venti deboli le imbarcazioni riuscirono a navigare in mare aperto solo a partire dalla tarda mattinata del [[19 agosto]].
In origine il compito di comandare ed organizzare la spedizione era stato affidato al commodoro Thomas Ap Catesby Jones che però rinunciò all'incarico, dopo il suo rifiuto altri ufficiali della marina negarono la propria disponibilità a guidare la flotta e solo dopo alcuni tentativi venne individuato Charles Wilkes come comandante. La ragione principale di questi rifiuti fu che i compiti affidati alla flotta esulavano da quelli solitamente affidati ad ufficiali che avevano un'esperienza esclusivamente militare. I compiti della missione comprendevano l'esplorazione di nuovi territori ma anche l'indagine [[topografia|topografica]] sulle aree recentemente scoperte sulle quali non vi erano sufficienti informazioni, oltre alla gestione di un corpo scientifico composto esclusivamente da civili. Tra gli ufficiali della marina ben pochi avevano esperienza di missioni di questo tipo e praticamente nessuno aveva lavorato al fianco di un gruppo di scienziati. La maggior parte delle missioni di indagine erano affidate alla [[United States Coast Survey]] che però era un'organizzazione civile e non militare. Wilkes, che poteva vantare una buona esperienza nei compiti di rilevamento topografico, decise di ridurre al minimo il numero del personale scientifico, imbarcò solo nove studiosi, e decise di riservare per sé e per gli altri ufficiali alcuni compiti scientifici come quelli legati alla [[cartografia]].
Il corpo scientifico di spedizione comprendeva tra gli altri due [[naturalista|naturalisti]], un [[botanico]], un [[mineralogista]], un [[tassidermista]], un [[filologo]] e anche un [[pittore]] incaricato di rappresentare i luoghi visitati.
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===Rotta atlantica===
 
Dopo aver passato il [[faro]] di [[Cape Henry]] alle ore 9.00 del [[19 agosto]] [[1838]] la flotta fece rotta verso [[Rio de Janeiro]]. Secondo gli ordini, le imbarcazioni dovevano rilevare tutte gli scogli e le secche compresi tra 10° di [[latitudine]] sud e tra i 18° e i 22° gradi di [[longitudine]] ovest. A causa dei venti prevalenti in quella stagione la flotta seguì una rotta nell'[[Atlantico]] orientale. Le navi giunsero al porto di [[Funchal]] nell'isola di [[Madera]] il [[16 settembre]] [[1838]] e vi restarono per alcuni giorni per compiere alcune riparazioni. Una volta ripartiti seguirono una rotta in direzione sud-est e il [[7 ottobre]] giunsero nella [[baia]] di [[Praia|Porto Praya]] nelle isole di [[Capo Verde]]. La prima parte della spedizione si concluse con l'arrivo a [[Rio de Janeiro]] il [[23 novembre]]. Il tragitto tra gli Stati Uniti e il Brasile fu completato in 95 giorni, circa il doppio del tempo previsto normalmente per un'imbarcazione che segue la rotta diretta. Le navi restarono ferme nel porto brasiliano per oltre un mese a causa di ulteriori riparazioni e ripresero il mare solo il [[6 gennaio]] [[1839]]. La nuova rotta portò la flotta a sud sino a [[Buenos Aires]] e alla foce del [[Rio Negro (fiume argentino)|Rio Negro]] incappando lungo il tragitto in un [[blocco navale]] attuato dalla [[marina francese]] nei porti argentini a seguito di uno scontro diplomatico tra la [[Francia]], il [[Brasile]] e la stessa [[Argentina]]. Le imbarcazioni americane non incontrarono difficoltà poiché il profilo prettamente scientifico della loro missione non creava motivi di preoccupazione nelle forze navali francesi.
 
===Ingresso nel Pacifico===
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Continuando lungo la rotta la spedizione giunse sino all'estremità del continente americano e, una volta superato [[Capo Horn]], risalì lungo le coste della [[Terra del Fuoco (arcipelago)|Terra del Fuoco]] [[Cile|cilena]] sino a quelle del [[Perù]].
Durante questa fase del viaggio una delle imbarcazioni, la ''USS Sea Gull'', fece naufragio durante una [[tempesta]] nel [[maggio]] del [[1839]] e il suo equipaggio, composto da 15 uomini, fu disperso in mare. Dopo aver visitato le coste del [[Sud America]] la flotta si diresse verso ovest passando prima per l'[[arcipelago]] delle [[Tuamotu]], poi per le [[isole Samoa]] e infine costeggiando la regione australiana del [[Nuovo Galles del Sud]] sino a raggiungere il porto di [[Sydney]]. Nel [[dicembre]] [[1939]] la spedizione lasciò l'[[Australia]] per dirigersi verso l'[[Oceano Antartico]], durante la navigazione l'equipaggio avvistò un "continente antartico ad ovest delle [[isole Balleny]]". Queste annotazioni furono molto importanti per la conoscenza della geografia antartica che all'epoca era ancora molto approssimativa. Questa parte del continente antartico in seguito fu chiamata [[Terra di Wilkes]] proprio in onore del comandante della spedizione americana. A causa delle informazioni confuse riportate nei diari di bordo delle varie imbarcazioni che parteciparono alla missione non è possibile stabilire se fu la spedizione americana di Wilkes o quella francese comandata da [[Jules Dumont d'Urville]] ad avvistare per prima quei territori. In particolare il comandante di una delle navi statunitensi, la ''USS Porpoise'', avvistò in quella zona la nave di d'Urville, l'''Astrolabe'', ma se ne allontanò in fretta per evitare ogni contatto.
 
===La battaglia di Malolo===
 
Dopo aver avvistato l'''Astrolabe'' la flotta fece rotta verso le [[isole Figi]]. Nel [[luglio]] [[1840]] due membri della spedizione, il tenente Underwood e l'aspirante guardiamarina Henry Wilkes, nipote del comandante, furono uccisi sull'isola di [[Malolo]] mentre erano in cerca di cibo. Subito prima di questo fatto, il figlio di uno dei capi tribali locali era stato preso in ostaggio dagli americani, il ragazzo aveva tentato la fuga gettandosi dalla nave e nuotando sino alla spiaggia ma i membri dell'equipaggio avevano aperto il fuoco su di lui uccidendolo. L'omicidio scatenò una battaglia tra i nativi e i marinai che si concluse con l'uccisione di 80 figiani e la distruzione da parte degli americani di due villaggi dei nativi. Abbandonate le Figi, la squadra navale si mosse in direzione delle [[isole della Fenice]], visitando l'isola di [[Orona]] (all'epoca conosciuta come ''Hull Island'') per poi dirigersi alle [[isole Hawaii]]. Nel [[1841]] la spedizione esplorò le coste occidentali dell'[[America Settentrionale]], compreso lo [[stretto di Juan de Fuca]], lo [[stretto di Puget]] e il fiume [[Columbia (fiume)|Columbia]].
 
===Territori americani===
 
Come fatto in precedenza dall'esploratore britannico [[George Vancouver]], Wilkes si fermò per un periodo nei pressi dell'[[isola di Bainbridge]]. Egli notò la somiglianza tra la forma del porto naturale di [[Winslow (Washington)|Winslow]] e la sagoma di un uccello e decise di chiamare la zona [[Eagle Harbor (Washington)|Eagle Harbour]]. Il comandante assegnò nomi anche ad altri luoghi: Bill Point, Wing Point, Port Madison, Point Monroe, Point Jefferson and Port Ludlow.
Nel [[luglio]] [[1841]] la nave ''USS Peacock'' fu distrutta durante il passaggio nel fiume Columbia, tuttavia nessun membro della ciurma perse la vita grazie all'intervento di John Dean, uno schiavo afroamericano al servizio degli ufficiali della ''USS Vincennes'' e ad un gruppo di indiani [[Chinook (popolo)|Chinook]]. Quando Wilkes apprese del naufragio della nave abbandonò l'esplorazione delle [[isole San Juan]] e salpò verso sud senza più tornare nello [[stretto di Puget]].
Il comando della missione decise di inviare una spedizione terrestre sotto la guida di [[George Foster Emmons]] con partenza dalla zona dell'attuale [[Portland]] in [[Oregon]] e con l'obbiettivo di raggiungere la [[baia di San Francisco]]. Questo gruppo d'esplorazione viaggiò verso sud seguendo la [[Siskiyou Trail]], compreso il fiume [[Sacramento (fiume)|Sacramento]], e compì la prima visita americana, registrata ufficialmente, del territorio del [[Monte Shasta]] nella [[California]] settentrionale.
Il gruppo di Emmons si riunì alle navi, che nel frattempo avevano fatto rotta verso sud, nella zona di San Francisco. Il corpo di spedizione, nuovamente riunito, riprese a navigare nel [[Pacifico]] e giunse all'[[isola Wake]] nel corso del [[1841]] per poi continuare il proprio viaggio attraverso la [[Polinesia]], le [[Filippine]], l'arcipelago di [[Isole Sulu|Sulu]], il [[Borneo]], [[Singapore]], sino al [[Capo di Buona Speranza]], raggiungendo infine [[New York]] il [[10 giugno]] [[1842]].
 
===Ritorno in patria===