Biblioteca nazionale di Francia: differenze tra le versioni

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== Storia ==
 
La ''Bibliothèque nationale de France'' (BNF) ebbe origine dalla biblioteca reale, costituita al [[Louvre]] da [[Carlo V di Francia|Carlo V]]. Tuttavia, solo con [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]] la biblioteca reale conobbe una certa stabilità gestionale e patrimoniale, senza dispersioni di fondi. La biblioteca, dapprima trasferita a [[Blois]] e a [[Fontainebleau]], ritornò a [[Parigi]] nel [[1568]]. Un notevole impulso al suo sviluppo si ebbe sotto il regno di [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]], per poi venire aperta al pubblico nel [[1692]]. Dopo numerosi traslochi, la collezione bibliotecaria venne trasferita nel [[1720]] in [[rue Richelieu]] (l'attuale "site Richelieu"). Divenuta Biblioteca Nazionale, poi Imperiale coi vari cambiamenti di regime susseguitisi in Francia a partire dal [[1789]], nel [[1868]] venne trasferita negli edifici costruiti da [[Henri Labrouste]], per poi spostarsi definitivamente negli [[anni 1990]] nel nuovo sito di Tolbiac.
 
Lo sviluppo dell'istituzione è segnato dai numerosi spostamenti delle collezioni; l'ultimo e più importante è stato accompagnato da un ampliamento delle superfici occupate, tramite la costruzione di nuovi edifici, l'annessione di strutture preesistenti e, d'altra parte, l'immagazzinamento nel sottosuolo (sito Richelieu) o in sopraelevazione (sito Tolbiac). Nel corso dei secoli, la biblioteca ha assistito a varie evoluzioni tecniche, delle quali essa ha tenuto conto, a volte con un certo ritardo. Queste evoluzioni hanno portato all'acquisizione dei documenti più disparati. Sono state altresì impiegate tecniche differenziate nella costituzione di cataloghi sempre più complessi (manoscritti e a stampa, schede e, dal [[1987]], cataloghi informatizzati). In egual modo si è evoluto il suo statuto, con la trasformazione da biblioteca del sovrano a servizio dello Stato fino a diventare un'istituzione pubblica autonoma.
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La BNF ha beneficiato occasionalmente anche dei proventi di confische, in particolare durante la [[Rivoluzione francese]]. La biblioteca ha in tal modo ricevuto interi fondi provenienti soprattutto da abbazie, collegi e università soppresse, in gran parte parigini. Donazioni sono state fatte anche da paesi vicini.
 
A partire dal [[1988]] la Biblioteca nazionale entra in una fase di importanti mutamenti. Il 14 luglio [[François Mitterrand]], su consiglio di [[Jacques Attali]], annuncia ''la costruzione di una fra le maggiori o della maggiore e moderna biblioteca del mondo ... (che) dovrà coprire tutti i campi del sapere, essere a disposizione di tutti, disporre delle tecnologie più moderne di trasmissione dei dati, poter essere consultabile a distanza e entrare in relazione con altre biblioteche europee''. Il luogo prescelto si trova nel nuovo quartiere Tolbiac ([[XIII arrondissement di Parigi|XIII arrondissement]] di [[Parigi]]), nel cuore della ZAC ''Rive-Gauche'', all'epoca la principale area di rinnovo urbano della città. Viene adottato il progetto architettonico di [[Dominique Perrault]]. La nuova Biblioteca nazionale di Francia apre le sue porte al pubblico il 20 dicembre [[1996]] e, dopo il trasferimento della maggior parte delle collezioni dalla rue Richelieu, accoglie i suoi primi ricercatori nell'ottobre [[1998]].
 
== Statuto e missioni ==
La ''Bibliothèque nationale de France'' è un'[[istituzione pubblica]] sotto [[tutela amministrativa]] del [[Ministero della Cultura francese|ministero della cultura]] ([[decreto]] 94-3 del 3 gennaio [[1994]]). In qualità di [[biblioteca nazionale]], la sua missione è di costituire collezioni, in particolare nell'ambito del [[deposito legale]], di tutelare la loro conservazione e promuovere il loro accesso al pubblico. Essa produce un [[catalogo]] di riferimento, coopera con istituzioni simili a livello nazionale e internazionale e partecipa a programmi di ricerca.
 
La sezione ''Haut-de-jardin'' (sopra il livello del giardino) della sede Tolbiac è accessibile a tutti i maggiori di sedici anni dietro assolvimento di un diritto di entrata, che può essere per accesso singolo oppure in forma di abbonamento annuale. La sezione ''Rez-de-jardin'' (Livello del giardino) e le sale di lettura delle altre sedi sono utilizzabili solo previo accreditamento per motivi di ricerca e mediante pagamento (carta quindicinale o annuale). Alcune categorie, in particolare gli studenti, possono tuttavia essere esonerati o pagare una tariffa ridotta.
 
=== Deposito legale ===
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=== Attività culturali ===
La BNF ha una lunga tradizione di mostre incentrate sul suo patrimonio, ma spesso completate da apporti esterni. Dopo la costituzione dei nuovi locali pubblici, essa ha rafforzato l'attività di accoglimento di manifestazioni scientifiche, come convegni, conferenze o, più raramente, proiezioni e concerti.
 
La BNF è anche una [[casa editrice]] che pubblica principalmente cataloghi delle sue collezioni, cataloghi di mostre e documenti inediti, anche in collaborazione con editori privati.
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=== Cooperazione con le altre biblioteche francesi ===
La BNF prevede fra le sue missioni la cooperazione con le altre biblioteche francesi. Essa ha rapporti privilegiati con altre biblioteche chiamate "poli associati" della BNF. Essi possono essere di due tipi:
* i poli regionali di deposito legale, in ogni [[regioni francesi|regione]] [[Francia metropolitana|metropolitana]] e [[Collettività d'oltremare|d'Oltremare]], ricevono i libri depositati dagli stampatori.
* i poli di condivisione documentaria, 47 (25 in [[Île-de-France]], 22 in provincia) strutture convenzionate con la BNF. Esse s'impegnano, con l'aiuto di quest'ultima, nell'acquisizione e nella conservazione di collezioni complementari a quelle della BNF, riguardanti un ambito definito. Spesso, più biblioteche di una stessa città formano insieme un polo di condivisione documentaria; a Brest, ad esempio, la biblioteca municipale, l'SCD (Service Commun de Documentation) dell'Università della Bretagna Occidentale e il centro di documentazione dell'IFREMER (''Institut français de recherche pour l'exploitation de la mer'') formano il polo associato per l'[[oceanografia]].
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=== Cooperazione internazionale ===
La BNF intrattiene relazioni con altre biblioteche e istituzioni all'estero. La più nota è la partecipazione alla "Biblioteca europea", una biblioteca virtuale organizzata congiuntamente da varie biblioteche europee. Questo raggruppamento ha dato vita all'iniziativa per una "[[biblioteca elettronica europea]]", progetto che vede associata la maggior parte delle biblioteche nazionali del continente, benché il [[Regno Unito]] se ne sia dissociato.
 
La BNF fornisce il suo sostegno a biblioteche di altri paesi, in particolare dell'[[Africa]] [[francofonia|francofona]] e dell'[[America meridionale]]. Partecipa infine alla Federazione internazionale delle associazioni e istituzioni bibliotecarie ([http://www.ifla.org/ IFLA]), all'interno della quale la BNF partecipa ai gruppi di lavoro sulle norme di catalogazione e nello specifico è stata incaricata di coordinare il programma PAC (''preservation and conservation''), consacrato alla conservazione e alla salvaguardia dei documenti antichi o fragili.
 
== Organizzazione interna ==
[[ImmagineFile:Bibliotheque national parigi.JPG|thumb|250px|La sede di Rue Richelieu]]
La ''Bibliothèque nationale de France'' è amministrata da un [[consiglio d'amministrazione]] di cui fanno parte rappresentanti dei [[ministero|ministeri]] di [[tutela amministrativa]], membri del mondo della [[ricerca scientifica]], rappresentanti del personale e due rappresentanti dell'utenza (uno per l'Haut-de-jardin e uno per le biblioteche di ricerca). Il consiglio d'amministrazione è assistito da un consiglio scientifico avente un ruolo di consultazione.
 
Il presidente della BNF, nominato per [[decreto]] ogni tre anni con mandato rinnovabile una sola volta, dirige la struttura con l'assistenza di un direttore generale e di alcuni direttori generali aggiunti. L'attuale presidente è Bruno Racine.
 
I servizi della biblioteca sono ripartiti in tre direzioni e quattro delegazioni.
 
*La direzione delle collezioni (DCO) tratta le collezioni e assicura i servizi al pubblico: È divisa in dipartimenti documentari (vedi lista di seguito);
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*La direzione dell'amministrazione e del personale (DAP) raggruppa i servizi indispensabili al funzionamento quotidiano dell'insieme della struttura (risorse umane, finanze, mezzi materiali).
 
Le delegazioni dipendono direttamente dal direttore generale:
 
* delegazione alla strategia
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== Sedi e dipartimenti ==
=== Sede Richelieu / Louvois ===
[[ImmagineFile:Bibliotèque nationale de France, site Richelieu (salle ovale).JPG|thumb|260 px|Sala ovale della sede Richelieu]]
La sede storica della biblioteca si trova in rue Richelieu, nel [[II arrondissement di Parigi]].
 
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! Dipartimento !! Data <br /> di <br / > creazione !! Contenuto !! Fondi particolari
|-
| Arti dello spettacolo (*) || 1976 || Manoscritti, documenti iconografici, modelli, costumi: 3&nbsp;000&nbsp;000 di oggetti e documenti || Fondo [[Auguste Rondel|Rondel]] (costituiscono la base del dipartimento), archivi di diversi cineasti fra cui [[Abel Gance]]
|-bgcolor="#EFEFEF"
| Carte e Piante || 1829 || 1&nbsp;600&nbsp;000 documenti, in particolare documenti cartografici e mappamondi || fondi di carte riunite da Jean-Baptiste Bourguignon d'Anville ([[XVIII secolo]]), fondi antichi del [[Service hydrographique et océanographique de la marine]], collezioni della [[Société de Géographie]] (in deposito)
|-
| Stampe e Fotografie || 1720 || 12&nbsp;000&nbsp;000 d'immagini || Disegni di architetti ([[Robert de Cotte]], [[Étienne-Louis Boullée]]), fondi di fotografi ([[Nadar]], [[Henri Cartier-Bresson|Cartier-Bresson]], [[Robert Doisneau|Doisneau]])
|-bgcolor="#EFEFEF"
| Manoscritti, divisione occidentale (**) || 1720 || 1&nbsp;000&nbsp;000 di manoscritti, stampati || vari fondi di interesse storico e genealogico (collezione delle province di Francia, collezione di Carré d'Hozier, fondi [[Jean-Baptiste Colbert|Colbert]] <br /> Fondi antichi di varie abbazie parigine <br /> Fondo massonico <br /> Manoscritti di scrittori ([[Victor Hugo|Hugo]], [[Marcel Proust|Proust]], [[Louis-Ferdinand Céline|Céline]])
|-
| Manoscritti, divisione orientale (**) || 1720 || 220&nbsp;000 documenti || fondi Smith-Lesouëf, fondi di orientalisti
|-bgcolor="#EFEFEF"
| [[Cabinet des médailles (BNF)|Monete, medaglie e antichità]] || 1720 || 530&nbsp;000 pezzi || [[Cabinet de curiosités]] di [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]], collezioni di antichità e tesori merovingi
|-
| Musica (rue Louvois) (***) || 1942 || 2&nbsp;000&nbsp;000 di pezzi e raccolte || Fondi Sébastien de Brossard, archivi di compositori celebri ([[Olivier Messiaen|Messiaen]], [[Iannis Xenakis|Xenakis]])
|-bgcolor="#EFEFEF"
| Ricerca bibliografica (DRB) (****) || 1996 || 14&nbsp;000 opere di consultazione, 40&nbsp;000 microforme || Alcuno
|}
 
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(**) Le due divisioni costituiscono un solo dipartimento. <br />
(***) La biblioteca-museo dell'Opéra fa parte del dipartimento di Musica, ma le sue collezioni sono considerate a parte. <br />
(****) Il dipartimento DRB è comune alle sedi Richelieu e Tolbiac.
 
Oltre alle collezioni indicate in tabella, i dipartimenti di Richelieu contano 2&nbsp;700&nbsp;000 volumi a stampa (libri, periodici e raccolte), di cui 12&nbsp;000 [[incunabolo|incunaboli]].
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==== Il "progetto Richelieu" ====
Dopo il trasloco degli stampati a Tolbiac, la BNF si è impegnata in un progetto di modernizzazione della sede Richelieu, che comporta varie misure:
*migliore indicazione dei documenti dei siti specializzati, con l'informatizzazione degli archivi dei dipartimenti di Richelieu, il trasferimento delle catalogazioni da BN-Opaline a BN-Opale Plus, uso di nuove norme per la descrizione elettronica dei manoscritti;
*vasta operazione di rinnovo e di risistemazione degli ambienti;
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====Architettura e locali====
 
[[ImmagineFile:BNF Tolbiac, Paris.JPG|thumb|right|220px|Uno dei quattro edifici di Tolbiac]]
A Tolbiac, la Biblioteca François Mitterrand occupa un sito di 7,5 ettari per una spianata di 60&nbsp;000&nbsp;m². L'opera di [[Dominique Perrault]] corre lungo la [[Senna]] per circa 380&nbsp;m è caratterizzata da quattro grandi torri angolari alte 79&nbsp;m ciascuna che corrispondono simbolicamente a quattro libri aperti; sono formate da 7 piani di edifici protetti da persiane in legno mobili, e 11 piani di magazzini, protetti da uno schermo in legno, fisso e isolante. Ogni torre ha un nome:
*''Tour des temps'' (Torre dei tempi)
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*''Tour des nombres'' (Torre dei numeri)
*''Tour des lettres'' (Torre delle lettere)
Il centro dell'edificio è occupato da un giardino di 12&nbsp;000&nbsp;m² (non accessibile al pubblico) che si trova all'altezza del deambulatorio del ''Rez-de-jardin''.
Al di sotto di questo livello ce ne sono altri due, il più basso dei quali è occupato da una strada interna destinata alla circolazione dei veicoli (in particolare, i veicoli interni e quelli che vengono a consegnare il deposito legale).
La superficie totale del costruito fuoriopera è di 2&nbsp;900&nbsp;000&nbsp;m² di pavimenti. Le strutture in [[cemento]] e gli impianti tecnologici sono lasciati a vista in modo da vivacizzare le linee squadrate di stampo razionalista che compongono ogni parte dell’edificio. Gli ingressi si trovano nel basamento delle torri, e rappresentano uno spazio fondamentale per le strutture: questi spazi collegano il livello d’ingresso con le sale di lettura che si trovano attorno al giardino alberato grazie a un corridoio, che presenta delle pareti ricoperte in maglie di tessuto metallico INOX, scale mobili, che per il progettista simboleggiano il viaggio verso la conoscenza. La biblioteca è costituita da una parte pubblica, con strade, piazze (la cui pavimentazione è realizzata in [[legno]] ''ìpe'') e una parte riservata ai lettori. Come voleva l'architetto, il [[giardino]] è una sorta di vero e proprio bosco situato all’interno della struttura, lascia molto stupiti per via della sua bellezza lussureggiante; la foresta invita il visitatore ad abbandonarsi ad un'atmosfera claustrale e monastica, portando la biblioteca in una dimensione atemporale.
 
Si può leggere la biblioteca di [[Dominique Perrault|Perrault]], in continuità con la tradizione architettonica francese inaugurata da [[Étienne-Louis Boullée]] e [[Claude-Nicolas Ledoux]] più di due secoli prima, come ''architettura parlante". La struttura con la sua trasparenza, data dall’uso di ferro e vetro, collega l’opera con la città circostante adempiendo così alla richiesta di [[François Mitterrand|Mitterrand]].
 
L’inaugurazione è avvenuta il 30 marzo [[1995]], ma l’apertura della biblioteca al pubblico è del dicembre del [[1996]].
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Le collezioni di Tolbiac comprendono un fondo di libero accesso e collezioni patrimoniali, con una scaffalatura complessiva lunga 385&nbsp;km. I fondi di libero accesso, presenti sia in ''Haut-de-jardin'' (biblioteca di studio) che in Rez-de-jardin (biblioteca di ricerca), contengono circa 575.000 volumi (700.000 a termine).
 
Le collezioni patrimoniali si trovano nei differenti dipartimenti presenti a Tolbiac, eccetto quello della ricerca bibliografica (DRB). I quattro dipartimenti originati da quello degli Stampati e quello dei Periodici conservano i fondi patrimoniali costituiti da stampati del periodo che va dal [[XVI secolo]] al [[XXI secolo]], con circa 10.000.000 di libri e 350.000 titoli di periodici, di cui 32.000 titoli vivneti francesi e stranieri. Agli stampati si aggiunge un importante fondo di microforme, con 76.000 microfilm (giornali, libri di grande formato) e 950.000 microfiche (opere, tesi).
 
Il dipartimento dell'Audiovisivo, erede della ''Phonothèque nationale'' (Fonoteca nazionale), possiede anch'esso fondi patrimoniali, ma unicamente su supporti particolari, corrispondenti a circa 900.000 documenti sonori, 90.000 videogrammi, 250.000 immagini fisse digitalizzate e 50.000 documenti multimediali.
 
Il dipartimento più prestigioso è la riserva di libri rari, con circa 200.000 volumi. La riserva comprende gli [[incunabolo|incunaboli]], opere preziose per il loro formato (particolarmente piccole o grandi), documenti che mostrano le evoluzioni della tecnica, documenti a bassa tiratura, libri appartenuti a personaggi celebri e il cosiddetto "Enfer" (Inferno) della biblioteca, con opere giudicate "licenziose".
 
Sono circa 100.000 i testi digitalizzati consultabili, solo una parte dei quali è visibile anche su [[Gallica]], ovvero quelli senza più problemi di [[diritto d'autore|diritti]].
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|-bgcolor=#77ff77
|Diritto, economia, politica
|Sala A: stampa <br / > Sala D: diritto, economia, politica
|Sala N: economia, scienze politiche, stampa <br /> Sala O: diritto, pubblicazioni ufficiali
|-bgcolor=#ffff77
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|Sala E: letterature orientali, patrimonio scritto, scienze dell'informazione <br /> Sala F: lingue e letterature classiche, arti <br /> Sala G: lingue e letterature straniere <br /> Sala H: lingua francese e letterature di espressione francese
|Sala T: documentazione sul libro, sulla stampa e sulla lettura <br /> Sala U: lingue e letterature straniere <br /> Sala V: linguistica, lingua francese e letteratura di espressione francese<br /> Sala W: letterature classiche, letterature orientali e arti
|-bgcolor=770077
|<span style="color:#ffffff">Audiovisivi</span>
|<span style="color:#ffffff">Sala B: audiovisivi</span>
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=== Sede dell'Arsenal ===
La [[Bibliothèque de l'Arsenal]], vecchia biblioteca pubblica integrata nella Bibliothèque nationale nel [[1934]], ne costituisce attualmente solo un dipartimento specializzato in [[letteratura]] e, in misura minore, in [[storia]].
 
Libri e periodici: 1&nbsp;000&nbsp;000 di volumi<br />
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=== Biblioteca-museo dell'Opéra ===
La biblioteca-museo dell'Opéra, situata all'interno dell<nowiki>'</nowiki>''[[Opéra Garnier]]'', fa parte del dipartimento di musica. La struttura trae la sua origine dalla biblioteca musicale e dagli archivi dell<nowiki>'</nowiki>''[[Opéra national de Paris]]'' dalla sua creazione nel [[1669]], di cui conserva ancora importanti fondi (partizioni, modelli e costumi). La biblioteca-museo possiede molti documenti sulla musica e sulla danza, con gli ''[[Archives internationales de la danse]]''.
 
Libri, periodici e raccolte: 130&nbsp;000 documenti <br />
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=== BN-Opaline ===
BN-Opaline, altro catalogo informatizzato, è stato ideato dopo BN-Opale ed era diffuso non via interfaccia web bensì via [[Telnet]] (da allora si è aggiunta anche l'interfaccia web). BN-Opaline è costituito su varie basi di dati, ciascuna con propri campi, il che rappresenta un vantaggio e ha permesso di usarlo per collezioni specializzate di altre sedi, ad esempio Richelieu (manoscritti, partizioni, film, eccetera). BN-Opaline ha accolto altresì notizie di documenti extra-BNF, in particolare per la catalogazione di altri fondi musicali. Questo catalogo sarà soppresso al termine del trasferimento delle notizie in BN-Opale Plus.
 
=== Cataloghi tradizionali ===
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=== Pubblico ===
[[ImmagineFile:BNF manuscrits 050918 163631.jpg|300 px|right|thumb|La sala di lettura del dipartimento dei manoscritti, divisione occidentale]]
Il pubblico della BNF è in gran parte costituito da [[studente|studenti]]: tra i lettori accreditati per gli spazi di ricerca, quasi il 60% dichiara di venirci per studio, mentre in ''Haut-de-jardin'' la loro percentuale è stimata, secondo le ultime indagini, nell'84%. L'''Haut-de-jardin'' è dunque utilizzato soprattutto dagli studenti con diploma di ''licence'' (laurea) mentre i [[dottorato|dottorandi]] si incontrano in maggioranza nelle sale di ricerca, e gli allievi di master si ripartiscono tra i vari livelli. Gli insegnanti e i ricercatori rappresentano la categoria più presente dopo gli studenti. Un po' di più del 30% dei lettori accreditati per la ricerca dichiarano di venirci "per motivi professionali", e un buon numero di essi è probabilmente costituito da insegnanti-ricercatori. A parte queste due categorie, la BNF fatica ad attirare il grande pubblico colto (appena il 10% del pubblico degli spazi di ricerca vi viene "a titolo personale"), pur essendo questo uno dei suoi obiettivi. In ''Haut-de-jardin'', la proporzione è probabilmente vicina, poiché all'84% di studenti occorre aggiungere il 6% di liceali.
 
Del pubblico accreditato per ricerca, più dell'85% è di nazionalità francese, mentre gli stranieri più numerosi vengono dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e dall'[[Italia]].
 
Il pubblico è ripartito circa a metà tra uomini e donne, sia negli spazi di ricerca che nell'''Haut-de-jardin''.
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{{F|Francia|agosto 2012|commento=Questa sezione riporta osservazioni critiche senza citarne le fonti, pertanto risulta priva di fondamento. Sarebbe indispensabile collegare ciascuna osservazione riportata con un riferimento bibliografico che la confermi o ne permetta la verifica.}}
 
Spesso, la ''Bibliothèque nationale de France'' suscita critiche. Queste, all'inizio, hanno avuto ampio risalto sui [[mass media|media]]. La forza mediatica si è un po' affievolita, ma alcune di queste critiche sussistono ancora. Esse possono essere raggruppate in tre grandi categorie.
 
=== Critiche sindacali ===
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===Critiche dei media e dell'opinione pubblica===
La BNF ha inoltre fatto parlare di sé negativamente al di là di coloro che vi lavorano o che la utilizzano. Alcune di queste critiche sono politiche, in quanto non riguardano la sola BNF, ma la politica di grandi opere di F. Mitterrand nel suo insieme. Viene anche criticato il fatto che la scelta del progetto sia stata la decisione politica di un solo uomo, risolta in modo rapido senza considerare gli aspetti pratici. Anche il partito architettonico di [[Dominique Perrault]] ha i suoi detrattori, in particolare per la sua decisione di stoccare i documenti nelle torri. La stampa ha inoltre dato eco a un certo numero di episodi, dei quali alcuni sono stati esagerati, ma che sono tali da suscitare il ridicolo e l'indignazione. Tra i più notevoli vi sono alcuni malfunzionamenti del sistema d'allarme che hanno provocato l'inondazione di alcuni settori delle riviste nel 1997. I media hanno anche parlato di furti alla BNF, dopo la messa in causa di un conservatore della biblioteca nel [[2004]]: Michel Garel è stato condannato il 10 marzo [[2006]] a due anni di reclusione con la condizionale e all'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, più 400&nbsp;000&nbsp;€ di danni e interessi; l'interessato ha presentato ricorso contro questa decisione. Infine, più di recente, è stata rilevata la presenza di [[amianto]] nelle collezioni ([[2005]]).
 
Se la "Grande biblioteca" è oggetto di numerose critiche, riguardanti soprattutto la sede François-Mitterrand, occorre riconoscere che l'istituzione e la sua tutela hanno consentito importanti sforzi, in particolare finanziari. Ciò si traduce soprattutto in un grande arricchimento dei cataloghi e in una buona visibilità dell'istituzione, in particolare nella frequentazione di Gallica.