Antonio Labacco: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Forse figlio dell'architetto Giovanni Maria, dal [[1507]] fu collaboratore di [[Antonio da Sangallo il Giovane]] nella fabbrica di [[Basilica di San Pietro|San Pietro]], a [[Roma]]; nel 1526, nelle opere di fortificazioni delle città di [[Parma]] e di [[Piacenza]] e, nel 1532, nell'edificazione della [[Cittadella di Ancona|Cittadella]] di [[Ancona]]. Forse autore del portale di Palazzo Sciarra, a Roma, è attestato aver lavorato nel [[1567]] in [[Basilica di San Giovanni in Laterano|San Giovanni in Laterano]] e nel vicino [[Battistero]]. Su disegno di Antonio da Sangallo, costruì un modello in legno della Basilica di San Pietro - oggi conservato nei [[Musei Vaticani]] - citato da [[Giorgio Vasari|Vasari]] che loda il Labacco come «molto intendente nelle cose d'architettura, come ne dimostra il suo libro stampato de le cose di Roma, che è bellissimo»: si tratta del ''Libro appartenente a l'architettura nel qual si figurano alcune notabili antiquità di Roma'', edito a Roma nel [[1552]] e che ebbe numerose riedizioni, nel quale disegnò antichi edifici romani, dal quale il figlio Mario trasse le incisioni.
 
== Bibliografia ==