Schei: differenze tra le versioni

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Il termine è sopravvissuto sino all'epoca contemporanea. Il singolare, inoltre, indica per estensione qualcosa di piccole dimensioni, analogo all'italiano "soldo di cacio" (''picoło ca un scheo'' "piccolo come un soldo di cacio"), o anche una breve lunghezza, come un centimetro (''spòsteło de vinti schei'' "spostalo di 20 cm" ''esar sensa schei'' "essere senza soldi").
 
Con l'introduzione dell'[[euro]], invece, è entrata in disuso la parola ''franco'', usata per indicare le [[lira italiana|lire]] e quindi una ben definita somma di denaro. Per cui ''trenta franchi'' erano trenta lire; ''<nowiki>'</nowiki>na carta da mìłe (franchi)'' era una banconota da mille lire,ma rimane che ''averghe un franco'' significa ancora oggi "avere dei soldi". Il termine deriva da un'altra moneta austriaca, che riportava l'abbreviazione ''Franc.'', indicante il nome dell'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Asburgo|Francesco Giuseppe]].
 
==Note==