Opera dei congressi e dei comitati cattolici: differenze tra le versioni
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Nata nel [[1874]] con il nome di «Opera dei Congressi Cattolici in Italia» (denominazione che durerà fino al 1881), si basava sull'osservanza delle posizioni della Chiesa cattolica, in particolare riferendosi al ''[[non expedit]]''; il suo scopo era quello di tutelare i diritti della Chiesa, ridotti ai minimi termini dopo l'unificazione italiana, promuovere le opere caritative cristiane (dopo il loro scioglimento imposto dalla legislazione antiecclesiastica), coordinando le attività promosse dalle associazioni cattoliche.<ref>{{cita web|url=http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/o/o023.htm|titolo=Opera dei congressi e comitati cattolici|accesso=18-12-2009|opera=Dizionario di storia moderna|editore=Pearson Paravia Bruno Mondadori}}</ref>
Era organizzata in modo gerarchico e accentrato, con sede centrale a [[Venezia]] e una struttura periferica articolata in comitati locali, regionali, diocesani e parrocchiali; convocava periodicamente i propri congressi nazionali, in cui si discutevano le questioni di maggiore rilevanza per il movimento cattolico. Nel [[1881]] (congresso di Bologna) l'Opera assunse il nome definitivo.<ref>M.
Il gruppo dirigente era riunito nel Comitato Generale Permanente, la cui attività venne organizzata nel [[1887]] (congresso di Lucca) in cinque sezioni: I) Organizzazione (guidata da [[Giovanni Battista Paganuzzi]]); II) Economia sociale (diretta da Stanislao Medolago); III) Educazione (guidata da mons. [[Giacomo Radini-Tedeschi|Giacomo Radini Tedeschi]]); IV) Stampa (diretta da don Francesco Magoni); V) Arte (condotta da [[Maurizio Dufour]]).<ref>{{cita|Invernizzi|pp. 52-53|Invernizzi, 2002}}</ref> Altre note personalità inserite al vertice dell'Opera furono il giornalista [[Giuseppe Sacchetti]] (1845-1906), il conte avvocato [[Alberto de Mojana]] (1835-1909), i sacerdoti e fratelli Scotton, [[Jacopo Scotton|Jacopo]] (1834-1909), [[Andrea Scotton|Andrea]] (1838-1915) e [[Gottardo Scotton|Gottardo]] (1845-1916).
L'affermarsi dei movimenti cristiano-democratici, favorevoli all'attenuazione del ''non expedit'', se non alla sua sospensione, fece innescare una crisi interna che portò al suo scioglimento da parte della segreteria di stato vaticana nel [[1904]], sotto al Papato di Pio X. I democratici cristiani erano infatti guidati da [[Romolo Murri]], un [[sacerdote]] che aveva successivamente assunto posizioni anticapitalistiche e progressiste, tanto da essere sconfessato e sospeso dal sacerdozio (in seguito, nel [[1909]], sarà eletto in [[Parlamento]] nel gruppo radicale). Al posto dell'Opera nacquero tre organizzazioni distinte e strettamente dipendenti dalla gererchia ecclesiale: l'[[Unione popolare (Italia)|Unione popolare]], l'[[Unione economico-sociale]] e l'[[Unione elettorale]].▼
▲L'affermarsi dei movimenti cristiano-democratici, favorevoli all'attenuazione del ''non expedit'', se non alla sua sospensione, fece innescare una crisi interna.
Al posto dell'Opera nacquero tre organizzazioni distinte e strettamente dipendenti dalla gererchia ecclesiale: l'[[Unione popolare (Italia)|Unione popolare]], l'[[Unione economico-sociale]] (derivata direttamente dalla II Sezione permanente) e l'[[Unione elettorale]].
==Elenco dei presidenti ==
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<references />
==Bibliografia==
*{{cita libro | Marco | Invernizzi | I cattolici contro l'unità d'Italia? | 2002 | Piemme| Casale Monferrato |cid=Invernizzi, 2002}}
{{portale|cattolicesimo}}
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