Voto di povertà: differenze tra le versioni

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{{F|cattolicesimo|luglio 2009}}
[[Immagine:Giotto - Legend of St Francis - -05- - Renunciation of Wordly Goods.jpg|thumb|[[San Francesco d'Assisi|San Francesco]] ha dato un grande impulso alla pratica del voto di povertà.]]
Il '''voto di povertà''' è, nella [[religione cattolica]] e in altre forme di cristianesimo, la scelta volontaria dello stato di povertà, confermata dal [[voto (religione)|voto]] a [[Dio]] di conservarsi in tale stato per tutta la vita come mezzo alla propria perfezione spirituale; è uno dei tre [[Consigli evangelici]].
 
Il voto di povertà è proprio della [[Istituto di vita consacrata|vita religiosa]] e comporta l'obbligo dei religiosi che lo hanno emesso a non avere niente di proprio.
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Gesù propone come prima [[beatitudini|beatitudine]] quella riguardante la povertà.
{{quote biblico|Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.|Mt|5,3}}
E doveroso sottolineare che l'espressione "poveri in spirito" nonè siritenuto riferiscespesso riferirsi non alla povertà materiale, ma a quella spirituale.
 
=== Nei secoli ===