Calembour: differenze tra le versioni

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Il '''''calembour''''' è un termine originario della [[lingua francese]] che indica un particolare [[gioco di parole]], basato sull'[[omofonia (linguistica)|omofonia]] di parole che si scrivono in maniera identica o simile ma hanno significato diverso.
 
Altro sistema di ottenere un ''calembour'' è quello di posizionare le parole in una frase facendo in modo che l'ultima sillaba della prima parola insieme alla seconda parola ne formino una terza, di un certo significato. Vi sono anche ''calembour'' basati sulla [[polisemia]] di alcune parole: la frase "siamo soli" può voler dire "siamo in solitudine" oppure "siamo stelle splendenti".
 
==Il ''calembour'' nella storia==
 
Anche nei [[geroglifico egizio|geroglifici]] dell'[[antico Egitto]] sono stati individuati dei ''calembour'', favoriti anche dall'abbondanza di caratteri usati (circa ottocento) e dalla loro somiglianza.
 
[[Sigmund Freud|Freud]] riteneva il ''calembour'' un'arguzia legata a un gioco di parole, ovvero un modo privilegiato di manifestarsi dell'[[inconscio]].
 
==Il ''calembour'' come strumento di comunicazione==
 
Viene utilizzato come strumento di [[comunicazione]] da scrittori, [[umorismo|attori comici]], fredduristi, barzellettieri, [[marketing|pubblicitari]] (si pensi a: «[[Alitalia - Linee Aeree Italiane|Alitalia]] “Vi voliamo bene»), titolisti, [[giornalista|giornalisti]], comizianti, manifestanti ed [[indovinello|enigmisti]].
 
Si tratta di un tipo di comunicazione ''bidirezionale'', perché, nel creare frasi equivoche ed allusioni, si vuole attirare l'attenzione del lettore o dell'ascoltatore attraverso una sua partecipazione interpretativa. Anche nel cd. ''marketing politico'' viene spesso usata la tecnica del ''calembour'', che (facendo leva sul ''pathos'') risulta più efficace di tanti discorsi che invece fanno leva sul ''logos'' ([[Bruno Migliorini|Migliorini]] [[1963]]).
 
 
==Alcune frasi contenenti ''calembour''==
{{P|In mancanza di criteri e di una discussione precedente, tale elenco non può che essere frutto del POV personale di qualche utente|linguistica|dicembre 2011}}
* {{citazione necessaria|Giada già adagiata.}}
* {{citazione necessaria|Pioveva sui nostri corpi spogliati, un vero nudifragio ([[Alessandro Bergonzoni]]) }}
* {{citazione necessaria|Come diceva un grande comico [[meteorologia|meteorologo]]: "Siamo uomini o temporali?". ([[Alessandro Bergonzoni]]) }}
*{{citazione necessaria| La barbara ignoranza della D'Urso ([[Valerio Magrelli]])}}
* {{citazione necessaria|La salma è la virtù dei morti.([[Alessandro Bergonzoni]]) }}
*{{citazione necessaria| Esce Sabrina ([[Eric e Giovanni]])}}
* Lascia l'ascia e accetta l'accetta (da una striscia di [[Jacovitti]])
* Lascia la scia l'ascia (G. D'uva)
 
Nella [[lingua italiana]], vi è addirittura un esempio<ref>[http://www.lastampa.it/forum/Forum3.asp?chiuso=False&pg=63&IDmessaggio=536&IDforum=250 FORUM - LASTAMPA.it]</ref> di frase a quadrupla lettura:
*signora che soffre;
*signora che s'offre;
*s'ignora che soffre;
*s'ignora che s'offre
 
==Note==
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== Voci correlate ==
 
*[[Il motto di spirito]]
*[[Umorismo]]