Cratere (vaso): differenze tra le versioni

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[[Immagine:Calyx-krater_Louvre_CA929.jpg|thumb|right|200px|Cratere a calice]]
 
Il '''cratere''' (κράτηρκρατήρ, plurale κράτηρες, kràteres; dal [[verbo]] [[lingua greca|greco]] ''κεράννυμι'', "mischiare") era un grande vaso utilizzato per mescolare [[vino]] e [[acqua]] nel [[simposio e pratiche simposiali|simposio]] greco. Nel corso del [[banchetto]] i crateri venivano posti al centro della stanza e venivano riempiti di vino, a cui veniva aggiunta acqua per diluirlo ed abbassare il contenuto alcolico. La distinzione che si effettua tra il ''[[lebes]]'' o ''[[dinos]]'' a fondo tondeggiante e il cratere dotato di piede è una convenzione moderna.
 
Presenta un corpo tondeggiante, con corte anse per il trasporto e una larga imboccatura. Se ne conoscono numerose varianti. Le forme più antiche presentano forma simile allo ''[[skyphos]]'', una coppa per bere, e sono conosciute già in epoca micenea. In epoca [[stile protogeometrico|protogeometrica]] le anse si impostavano sul ventre; nella forma diffusa durante il periodo [[stile geometrico|geometrico]] il corpo si ergeva talvolta su di un piedistallo svasato e le anse potevano collegarsi all'orlo. Nel tardo geometrico e nel [[protoattico]] il corpo si allungava e stringeva assumendo una forma ad uovo; inoltre, nei grandi crateri funerari del tardo geometrico si aggiungeva un collo che allontanava le anse dall'orlo del vaso. Una forma particolare inventata ad Atene e diffusa nella seconda metà del VII secolo a.C. era lo ''skyphos-krater'' o ''kotyle-krater'', dotato di alto piedistallo svasato e coperchio (esemplari celebri sono quelli rinvenuti a Vari).