Roberto del Palatinato: differenze tra le versioni

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Non appena insediato dovette confrontarsi con diversi problemi: il patrimonio imperiale, nei decenne precedenti, era andato sempre più disperdendosi. E le risorse dinastiche di Roberto non erano sufficienti a coprire le spese. Per questi motivi, tra il [[1401]] e [[1402]] tentò una spedizione in [[Italia]], che però non ebbe successo. Roberto non poté radunare un esercito di grandi dimensioni, e i [[Visconti]] erano un nemico troppo potente per lui: le entrate annuali del ducato superavano, all'epoca, il milione di [[fiorino|fiorini]], mentre Roberto disponeva solamente di una frazione di tale cifra. L'appoggo che Roberto si attendeva da [[Firenze]] fu molto meno di quanto pensasse e così non riuscì raccogliere nella penisola i fondi di cui necessitava per poter condurre con successo una politica imperiale, né tantomeno meno ad ottenere l'incoronazione a imperatore. Fu perciò costretto a rinunciare ai propri propositi e, sconfitto già prima di [[Brescia]] da [[Gian Galeazzo Visconti]], nell'aprile del [[1402]] fece ritorno in [[Germania]].
 
La situazione finanziaria di Ruprecht restò catastrofica e anche il sostegno al suo regno iniziò a vacillare. Molti dei suoi sostenitori non apprezzarono il fallimento della spedizione italiana. Ciò nonostante Roberto riuscì a tenere a bada le pretese di Venceslao di riottenere la corona. E riuscì anche a raccogliere qualche successo: riuscì a stringere un'alleanza matrimoniale con il regno d'[[Inghilterra]], che, almeno per qualche tempo, gli portò denaro e prestigio. Tentò anche di promulgare un ''[[Landfrieden]]''. La sua cancelleria fu la base dell'amministrazione del regno e godeva di ottima fama. Nella questione dello [[scisma d'Occidente]] appoggiò Roma senza esitazioni e promosse l'idea di un [[concilio]], anche se non gli riuscì una riforma della [[Chiesa (istituzione)|Chiesa]]. Nell'ottobre del [[1403]] venne riconosciuto dal Papa [[Papa Bonifacio IX]].
 
Infine si trovò coinvolto in un conflitto territoriale con l'[[arcivescovo di Magonza]] e diverse città della [[lega di Marbach]]. Le tensioni perdurarono per alcuni anni e, prima che il conflitto trovasse un esito, nel castello di [[Landskron]] presso [[Oppenheim]] Roberto morì. Fu un re dai grandi propositi ma che, in definitiva, non aveva realizzato molto. Venne sepolto a [[Heidelberg]].