Gisulfo II di Salerno: differenze tra le versioni

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Guaimario offriva il riconoscimento ufficiale, con Rainulfo e Guglielmo si recava a Melfi e riuniva una assemblea dei baroni Longobardi e Normanni, che terminava al principio del [[1043]]. In questo parlamento generale, Guaimario riconfermò il titolo di Conte a Rainulfo e garantì agli Altavilla il dominio sulla Puglia, creando di fatto una nuova Contea affidata a Guglielmo. L'imperatore [[Enrico III il Nero|Enrico III]] convocò per il 3 febbraio [[1047]] la [[Conferenza di Capua]], con [[Guaimario IV di Salerno|Guaimario V di Salerno]], e legittimò i possessi acquisiti dalle famiglie normanne: a [[Drogone d'Altavilla]], successo al fratello Guglielmo, conferì l'investitura e lo rese suo vassallo e Conte di tutti i Normanni di Apulia e Calabria. L’Imperatore inoltre distaccò da Salerno il Principato di Capua e lo restituì al legittimo [[Pandolfo IV di Capua|Pandolfo IV]].
 
Il Papa [[Papa Leone IX]] al principio di luglio [[1051]] dichiarò decaduta la Stirpe Longobarda in [[Benevento]] ed affidò ad un (proprio) Rettore il governo della Città. Qui il Pontefice convocò Drogone d’Altavilla e Guaimario V, affinché garantissero la sicurezza di Benevento ed impose il giuramento di sottomissione a Guaimario ed al genero, Drogone, il secondo Conte di Puglia. Il Papa si recò con Guaimario a Salerno.
 
===Assassinio del padre e successione===