Alfredo Kraus: differenze tra le versioni

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cronologia
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== Biografia ==
 
=== Gli anni giovanili ===
Secondogenito del giornalista austriaco Otto Kraus e di Dolores Trujillo, Alfredo Kraus nasce a Las Palmas il 24 novembre 1927, trascorrendo l'infanzia nella città canarina.
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=== L'ascesa ===
Dal 1948 al 1955 Kraus studia con diversi insegnanti, lavorando tuttavia soprattutto da autodidatta, per recarsi infine a Milano, dove diviene allievo di [[Mercedes Llopart]], sviluppando una particolare e personale tecnica canora, che lo porta, nell'arco di pochi mesi, a raggiungere un perfetto controllo del proprio mezzo vocale, tale da permettergli di debuttare nel gennaio dell'anno successivo come protagonista di ''[[Rigoletto]]'' (come Duca di Mantova) e ''[[Tosca (opera)|Tosca]]'' (come Cavaradossi) al Teatro del Cairo. Segue la sua seconda e ultima prova come Cavaradossi (ruolo che il tenore ha sempre ritenuto inadatto alla sua voce). Segue il debutto, alla [[Fenice|Gran Teatro La Fenice]] di [[Venezia]], come Alfredo ne [[La Traviata]] (destinato a diventare tra i suoi ruoli più congeniali), affiancando la giovane [[Renata Scotto]]. Seguono nuovi debutti in numerosi teatri italiani ed europei. Nel marzo 1958 affianca per la prima e unica volta [[Maria Callas]] ne ''La traviata'' al Teatro San Carlo di [[Lisbona]] (del solo incontro tra i due massimi artisti dell'epoca esiste una fortuita registrazione pirata e alcuni spezzoni video). Il suo debutto al Covent Garden di Londra avviene nel [[1959]], con il ruolo di Edgardo in ''[[Lucia di Lammermoor]]'', mentre l'anno successivo canta per la prima volta nel [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]], incarnando il personaggio di Elvino nella ''[[La sonnambula|Sonnambula]]'', e sei anni più tardi debutta al [[Metropolitan Opera House]] di [[New York]] con ''Rigoletto''.
 
Segue il debutto nel [[1956]], alla [[Fenice|Gran Teatro La Fenice]] di [[Venezia]], in marzo ne La Passione di [[Gian Francesco Malipiero]] ed in maggio come Alfredo Germont ne [[La Traviata]] (destinato a diventare tra i suoi ruoli più congeniali), affiancando la giovane [[Renata Scotto]] ed in dicembre al [[Teatro Verdi (Trieste)]] come Paco ne [[La vida breve]].
 
Seguono nuovi debutti in numerosi teatri italiani ed europei.
 
Nel settembre [[1957]] La traviata e [[Rigoletto]] a [[Bilbao]] con [[Ettore Bastianini]] ed in novembre Le Chevalier de la Force ne [[I dialoghi delle Carmelitane (opera)]] a Trieste.
 
Nel marzo 1958 affianca per la prima e unica volta [[Maria Callas]] ne ''La traviata'' al Teatro San Carlo di [[Lisbona]] (del solo incontro tra i due massimi artisti dell'epoca esiste una fortuita registrazione pirata e alcuni spezzoni video) ed in settembre [[Don Pasquale]] con la Scotto ed [[Il barbiere di Siviglia (Rossini)]] con [[Italo Tajo]] a Bilbao.
 
Il suo debutto al Covent Garden di Londra avviene nel febbraio [[1959]], con il ruolo di Arturo Buklaw in ''[[Lucia di Lammermoor]]'' con [[Joan Sutherland]] diretto da [[Tullio Serafin]], in gennaio è Nadir nella ripresa nel [[Teatro Regio di Parma]] di "[[I pescatori di perle]]" con [[Alfredo Mariotti]], in settembre canta [[Faust (opera)]] con [[Clara Petrella]] e La traviata con [[Gabriella Tucci]] a Bilbao ed in ottobre il duca di Mantova nella ripresa nel [[Teatro Donizetti]] di [[Bergamo]] di "Rigoletto" con la Scotto, [[Fiorenza Cossotto]] ed [[Ivo Vinco]], mentre l'anno successivo canta per la prima volta nel [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]], incarnando il personaggio di Elvino nella prima rappresentazione di ''[[La sonnambula|Sonnambula]]'' con Vinco e la Scotto ed è Alfredo Germont ne La traviata diretto da [[Vincenzo Bellezza]] a Trieste.
 
Nel [[1961]] è Mike nella première nel [[Teatro dell'Opera]] di [[Roma]] di "Uno sguardo dal ponte" di [[Renzo Rossellini]],torna a Venezia come Elvino ne La Sonnambula con Vinco e la Sutherland e Fenton in [[Falstaff (Verdi)]] con [[Tito Gobbi]], [[Renato Capecchi]] e [[Fedora Barbieri]], alla Scala come Elvino nella prima di La Sonnambula con [[Wladimiro Ganzarolli]], [[Rolando Panerai]], Vinco, la Tucci, la Scotto e la Barbieri e la Cossotto ed è il duca di Mantova nelle prime rappresentazioni di "Rigoletto" con [[Piero Cappuccilli]] nel Teatro Colón di [[La Coruña]] e nel Patio de la Montería de los Reales Alcázares di [[Siviglia]] e nella ripresa nel [[Teatro Comunale di Firenze]].
 
Nel [[1962]] è Alfredo nella ripresa nel Teatro Comunale di Firenze di "La traviata" con [[Anna Moffo]], alla Scala e come Elvino nella prima di La Sonnambula con Vinco e la Sutherland, Il Duca di Mantova in Rigoletto a Trieste ed a Venezia con [[Cornell MacNeil]] e la Scotto e debutta all'[[Opera di Chicago]] come Nemorino ne [[L'elisir d'amore]] con [[Fernando Corena]].
 
Nel [[1963]] alla Scala è Nadir nella prima di Alì Babà di [[Luigi Cherubini]], al Grand Théâtre di [[Ginevra]] è Il Duca di Mantova in Rigoletto con [[Sesto Bruscantini]] ed Alfredo Germont ne La traviata con la Scotto ed a Chicago Il Conte Almaviva ne Il barbiere di Siviglia con [[Teresa Berganza]] e [[Boris Christoff]] ed Ernesto in Don Pasquale che canta anche a [[Edinburgo]] nella trasferta del [[Teatro San Carlo]] di [[Napoli]] con Corena e Capecchi diretto da [[Alberto Erede]].
 
Nel [[1964]] è Don Luis nella prima rappresentazione nel Teatro de la Zarzuela di [[Madrid]] di "Pepita Jiménez" di [[Isaac Albéniz]], alla Scala è Il Conte d'Almaviva ne Il barbiere di Siviglia con la Cossotto e [[Nicolai Ghiaurov]] diretto da [[Gabriele Santini]] e Nemorino ne L'elisir d'amore con [[Mirella Freni]] e Panerai, a Venezia Il Conte d'Almaviva ne Il barbiere di Siviglia con Angelo Nosotti, a Bilbao con [[Enzo Dara]] canta in [[Les pêcheurs de perles]] e [[Manon (Massenet)]] ed a Chicago Fernando ne [[la favorita]] e Don Ottavio in [[Don Giovanni (opera)]].
 
Nel [[1965]] alla Scala è Ernesto nella prima di Don Pasquale e Fernando ne La favorita che canta anche nella ripresa nel Teatro Comunale di Firenze ed a Chicago Faust in [[Mefistofele (opera)]] con Ghiaurov e [[Renata Tebaldi]], canta in [[Carmina Burana (Orff)]], Gonzalve in [[L'Heure espagnole]] ed è il Duca di Mantova in Rigoletto con la Scotto.
 
Nel [[1966]] debutta al [[Metropolitan Opera House]] di [[New York]] come il Duca di Mantova in ''Rigoletto'' con MacNeil e [[Roberta Peters]], poi come Don Ottavio in Don Giovanni con [[Cesare Siepi]], debutta al [[San Francisco Opera]] come Lord Arturo Talbot ne [[I puritani]] con la Sutherland, poi come il Duca di Mantova in Rigoletto con [[Reri Grist]] ed a Chicago Nadir in Les pêcheurs de perles ed Alfredo Germont ne La traviata.
 
Nel [[1967]] è Fernand nella ripresa nel Nuevo [[Teatro Colón]] di [[Buenos Aires]] di "La favorite", al Metropolitan è Edgardo in Lucia di Lammermoor, a Bilbao canta ne I puritani ed a San Francisco Méphistophélès in Faust e Nemorino ne L'elisir d'amore.
 
Nel [[1968]] è Edgardo nella ripresa nel Teatro Comunale di Firenze di "Lucia di Lammermoor" con la Moffo, debutta al [[Wiener Staatsoper]] con il Duca di Mantova in Rigoletto, poi Alfredo Germont ne La traviata, Don Ottavio in Don Giovanni con [[Gundula Janowitz]], [[Lisa Della Casa]] e [[Graziella Sciutti]] e Faust, a [[Salisburgo]] Don Ottavio in Don Giovanni con i [[Wiener Philharmoniker]] diretto da [[Herbert von Karajan]] ed al Met Nemorino ne L'elisir d'amore diretto da [[Fausto Cleva]].
 
Nel [[1969]] a Chicago Lord Arturo Talbot ne I puritani.
 
Salito rapidamente alla ribalta, il giovane tenore vede accrescere la propria fama soprattutto in Spagna, dove interpreta le pellicole ''Gayarre'' (la cui colonna sonora, di cui Kraus detiene i diritti, costituisce la sua prima incisione discografica pubblicata) e ''El Vagabundo y la estrella'', e, in parte, in Italia (dove comunque il gusto del pubblico è all'epoca più orientato verso il canto di forza di [[Mario Del Monaco|Del Monaco]] o [[Giuseppe Di Stefano|Di Stefano]]), mentre, nonostante l'interesse da parte di critici e melofili, nel resto del mondo resta un divo sostanzialmente d'élite poco noto alle masse.
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=== Il successo ===
Nel [[1970]] alla Scala è Il cavaliere Des Grieux in Manon (Massenet) ed Il duca di Mantova nel Rigoletto ed al Met Ernesto in Don Pasquale ed Alfredo ne La traviata con [[Anna Moffo]].
 
Nel [[1971]] a Chicago è [[Werther (opera)]] con [[Tatiana Troyanos]] ed al Met Faust.
 
Nel [[1972]] alla Scala è Carlo nella prima di [[Linda di Chamounix]] con Carlo Cava e [[Renato Bruson]].
 
Nel [[1973]] a Chicago è Chevalier des Grieux in [[Manon (Massenet)]] e Tonio ne [[La Fille du régiment]] con la Sutherland ed a Trieste Il cavaliere Des Grieux in Manon con [[Maria Chiara]].
 
Al [[Royal Opera House]], [[Covent Garden]] di [[Londra]] nel [[1974]] è il duca di Mantova in Rigoletto.
 
Nel [[1975]] a Londra è Alfredo Germont ne La traviata con la Sutherland ed a Venezia Tonio ne La figlia del reggimento.
 
Nel [[1976]] è Werther nella prima diretto da [[Georges Prêtre]] alla Scala ed a Bilbao con [[Juan Pons]] dove canta anche ne La favorita con [[Bonaldo Giaiotti]].
 
Nel [[1977]] alla Scala tiene un recital ed è Faust che canta anche a Londra nella prima ed a Trieste Werther.
 
Nel [[1978]] a Trieste è Nadir in Les pêcheurs de perles ed a Vienna Edgardo in Lucia di Lammermoor.
 
Nel [[1979]] è Werher al Met con [[Régine Crespin]] e [[Kathleen Battle]] ed a Londra.
 
Gli anni settanta segnano la definitiva affermazione di Kraus sulla scena musicale internazionale, non solo tra la critica, ma anche tra un pubblico ormai ben disposto verso il suo stile canoro. In questo periodo il tenore lavora con alcuni tra i più importanti direttori della scena internazionale (inclusi [[Herbert Von Karajan|Karajan]], [[Carlo Maria Giulini|Giulini]] e [[Georg Solti|Solti]]), frequentando i più importanti teatri internazionali (pur prediligendo le scene italiane e spagnole). Contribuiscono a consacrare la sua fama una serie di nuove incisioni discografiche (dopo quelle sporadiche del decennio precedente) distribuite sul mercato a partire dalla seconda metà del decennio.
 
Abbandonati alcuni ruoli giovanili (i personaggi belliniani e rossiniani in particolare), il tenore sperimenta alcuni nuovi personaggi (interessandosi in particolare al repertorio ottocentesco francese), includendo nel suo repertorio tre ruoli destinati a diventare punti cardine nella sua carriera: Werther nell'opera omonima (debuttando al Teatro Comunale di Piacenza nel 1966), Tonio ne [[La fille du régiment]] (Chicago, 1974) e Hoffmann nei [[Les Contes d'Hoffmann|Contes d'Hoffmann]] (Dallas, 1975).
L'evoluzione vocale del cantante, orientata nei primi anni soprattutto all'elemento tecnico e fonoiatrico, lo porta ora ad un maggior interesse per la componente interpretativa, con un affinarsi del fraseggio e delle sfumature vocali, mentre l'aumento dei ruoli francofoni in repertorio lo porta a variare alcune modalità di emissione della voce.
 
Nel [[1980]] tiene un recital a Chicago ed alla Scala ed è Gennaro in [[Lucrezia Borgia]] con la Sutherland a Londra.
 
Nel [[1981]] a Chicago è Roméo in [[Roméo et Juliette (Gounod)]] ed a Bilbao canta il Lucrezia Borgia ed al Teatro dell'Opera di Roma è Le chevalier des Grieux in [[Manon (Massenet)]] con [[Raina Kabaivanska]] diretto da [[Daniel Oren]].
 
Nel [[1982]] è Hoffmann in [[Les contes d'Hoffmann]] a Chicago.
 
Nel [[1983]] è il duca di Mantova nella ripresa nella Salle Garnier del Théâtre du Casino di [[Montecarlo]] di "Rigoletto" con [[Barbara Hendricks]], al Met è Tonio ne La Fille du régiment con la Sutherland ed a Bilbao canta in Roméo et Juliette (Gounod).
 
Nel [[1984]] è Tonio nella ripresa nel [[Teatro Ducale di Parma]] di "La fille du régiment" con [[June Anderson]], Nemorino nella ripresa nel Teatro Comunale di Firenze di "L'elisir d'amore" con [[Giuseppe Taddei]], alla Scala è Edgardo nella prima di Lucia di Lammermoor con [[Leo Nucci]] e [[Luciana Serra]] ed a Bilbao Werther e La Fille du régiment.
 
Nel [[1985]] al Met è Hoffmann in Les contes d'Hoffmann con [[Catherine Malfitano]] diretto da [[Julius Rudel]], a San Francisco Werther ed a Bilbao Lucia di Lammermoor.
 
Nel [[1986]] è Tonio nella ripresa nel [[Théâtre de l'Opéra]] di Parigi di "La fille du régiment" ed al Met è Roméo in Roméo et Juliette (Gounod) con [[Cecilia Gasdia]].
 
Nel [[1987]] è il duca di Mantova nella ripresa nel Teatro Regio di Parma di "Rigoletto", a San Francisco è Roméo in Roméo et Juliette (Gounod), a Vienna Werther con [[Frederica von Stade]], al Met Des Grieux in Manon con [[Carol Vaness]] ed a Bilbao canta in Les contes d'Hoffmann.
 
Gli anni ottanta vedono il tenore continuare con il suo tradizionale repertorio, con sporadici nuovi ingressi (''Romeo e Giulietta''), dedicandosi soprattutto al perfezionamento dei suoi personaggi tradizionali (sono gli anni dei trionfi di ''Hoffmann'', ''La Fille du Regiment'' e soprattutto ''Werther''). Mentre le apparizioni in teatro si diradano (anche in virtù di un'età ormai avanzata), si fanno sempre più frequenti i recitals e i concerti (praticamente abbandonati sin dagli anni sessanta).
 
=== Gli ultimi anni ===
Nel [[1991]] gli viene concesso il premio Principe delle Asturie. Nel nuovo decennio, malgrado l'avanzare dell'età, continua ad esibirsi nei consueti ruoli lirico leggeri, sfoggiando uno smagliante registro acuto che manterrà intatto sino a fine carriera. Nell'estate del 1992 viene chiamato a Firenze per sostituire Carreras, ammalatosi all'ultimo momento, nella registrazione della Traviata per l'etichetta Philips, che sarà la sua ultima registrazione di un'opera completa. Con il diradarsi degli impegni a teatro, Kraus si dedica con particolare interesse all'insegnamento (tra i suoi allievi, [[Lucia Aliberti]], [[Giuseppe Filianoti]] ed il cantante pop [[Mario Frangoulis]]). La sua città natale gli ha intitolato l'[[Auditorio Alfredo Kraus]], inaugurato il 5 dicembre [[1997]]. Nello stesso anno, la morte della moglie lo porta ad un periodo di profonda crisi, spingendolo ad abbandonare temporaneamente le scene. Tuttavia vi ritorna nuovamente l'anno successivo, continuando nel frattempo l'attività di insegnante. Nella primavera del 1999, si esibisce a Madrid in un'ultima performance live in cui, malgrado gli oltre settant'anni, dimostra ancora un pieno controllo della voce (sfoggiando ancora intatti i suoi lunghi fiati e i celebri acuti). Una grave forma di cancro al pancreas lo costringe però al definitivo ritiro, portandolo alla morte il 10 settembre dello stesso anno.
Nel [[1990]] tiene un recital a Salisburgo, è Nemorino ne L'elisir d'amore con [[Alida Ferrarini]] a Vienna (il suo ultimo ruolo viennese nel [[1994]]) ed Edgardo di Ravenswood in Lucia di Lammermoor a Chicago.
 
Nel [[1991]] gli viene concesso il premio Principe delle Asturie. Nel nuovo decennio, malgrado l'avanzare dell'età, continua ad esibirsi nei consueti ruoli lirico leggeri, sfoggiando uno smagliante registro acuto che manterrà intatto sino a fine carriera. Sempre nel 1991 al Met canta nel Gala Performance con la Freni e Ghiaurov per il venticinquesimo anniversario al Metropolitan dei tre ed a Londra Hoffmann in Les contes d'Hoffmann con [[Sumi Jo]].
 
Nel marzo [[1992]] tiene un recital a Venezia ed in aprile Nemorino ne L'elisir d'amore a Londra.
Nell'estate del 1992 viene chiamato a Firenze per sostituire Carreras, ammalatosi all'ultimo momento, nella registrazione della Traviata per l'etichetta Philips, che sarà la sua ultima registrazione di un'opera completa.
 
Nel [[1993]] tiene un recital alla Scala.
 
Nel [[1996]] tiene un concerto al PalaFenice al [[Tronchetto]] per La Fenice ed a Bilbao e fa la sua ultima apparizione al Met nel James Levine Gala raggiungendo le 134 rappresentazioni per il Metropolitan.
Con il diradarsi degli impegni a teatro, Kraus si dedica con particolare interesse all'insegnamento (tra i suoi allievi, [[Lucia Aliberti]], [[Giuseppe Filianoti]] ed il cantante pop [[Mario Frangoulis]]). La sua città natale gli ha intitolato l'[[Auditorio Alfredo Kraus]], inaugurato il 5 dicembre [[1997]]. Nello stesso anno, la morte della moglie lo porta ad un periodo di profonda crisi, spingendolo ad abbandonare temporaneamente le scene. Tuttavia vi ritorna nuovamente l'anno successivo, continuando nel frattempo l'attività di insegnante.
 
Nella primavera del 1999, si esibisce a Madrid in un'ultima performance live in cui, malgrado gli oltre settant'anni, dimostra ancora un pieno controllo della voce (sfoggiando ancora intatti i suoi lunghi fiati e i celebri acuti). Una grave forma di cancro al pancreas lo costringe però al definitivo ritiro, portandolo alla morte il 10 settembre dello stesso anno.
 
== Profilo artistico ==
{{quote|Il più vibrante violoncello pareva freddo a paragone del raggio di luce scaturito dal suo fiato|[[Paolo Isotta]]}}
Kraus è stato considerato il migliore tenore lirico leggero della sua generazione ed un modello assoluto di tecnica canora, distinguendosi per la perfezione dell'emissione, la chiarezza di dizione ed il dominio delle note acute (sino al mi bemolle), oltre che per la non comune longevità vocale.
Dotato di una voce naturalmente piuttosto valida, ma non certo eccezionale, con un volume assai limitato ed un timbro privo di attrattive particolari, venato di inflessioni nasali, ha sviluppato nel corso degli anni una tecnica canora tra le più perfette dell'intero panorama musicale internazionale. Timbro chiaro e squillante, dalla sonorità lievemente metallica, privo di bruniture e rotondità, dalla sonorità cristallina, nobilitato da una grande eleganza nel fraseggio, attento e sfumato, con una cura quasi maniacale verso chiaroscuri, filature e mezzevoci e con un controllo della voce spesso al limite del virtuosismo.<ref>G. VITALI, Op. cit..</ref>
 
=== Tecnica vocale ===
Punto di contatto tra la tradizione spagnola (che trova uno dei suoi massimi esponenti in [[Miguel Fleta|Fleta]]) e la scuola belcantistica italiana ([[Tito Schipa|Schipa]]), Kraus ha costruito la sua celebre e personale tecnica vocale sviluppando e perfezionando i principi esposti nell'Ottocento da [[Francesco Lamperti]] ed seguiti anche da Mercedes Llopar, basati sull'assoluta padronanza della voce in maschera (mediante l'utilizzo rigoroso e perfettamente controllato delle casse di risonanza ossee del cranio, zigomi e seni nasali in particolare), sull'appoggio sulla membrana diaframmatica e sulla compressione del fiato tra il diaframma e la maschera. In Kraus l'applicazione di questi principi raggiunge il massimo livello di perfezionamento, grazie ad una estrema disciplina e ad un controllo totale delle cavità di risonanza e della respirazione, ottenendo così una minima sollecitazione delle corde vocali ed un limitato uso di aria, in grado di garantire fiati estremamente lunghi (sino a 20") e al contempo un controllo delle mezzevoci rimasto insuperato, ed un minimo sforzo della gola nell'emissione dei suoni (permettendo di raggiungere note quali re o mi bemolli senza alcuna tensione vocale). L'uso estremamente attento e accorto della voce in maschera ha anche portato il cantante ad un massimo utilizzo dello squillo ([[twang]]), in grado di aumentare l'udibilità effettiva dei suoni anche partendo da un volume limitato, con l'acquisizione di un caratteristico timbro argentino e penetrante (a scapito della rotondità e del calore della voce).
La tecnica canora di Kraus, adottata sin da giovane (sembra, in modo empirico, prima ancora dell'incontro con la Llopart), è rimasta sostanzialmente la stessa durante tutto l'arco della carriera del cantante, che vi ha introdotto successivi perfezionamenti e adattamenti. In particolare, nella seconda fase della sua esperienza canora, il frequente uso della lingua francese ha portato ad un immascheramento più pronunciato, sfruttando soprattutto i risuonatori della parte superiore del volto (portando, secondo alcuni, a più evidenti inflessioni nasali nella voce). L'ultima parte della carriera di Kraus corrisponde ad un progressivo assotigliarsi della voce, riducendo volume e armonici a favore di un sempre maggior controllo dell'emissione, con una minima sollecitazione delle corde vocali che ha permesso al tenore di cantare con una voce ancora integra, sino agli acuti più estremi, sino alla morte. Gli ultimi anni sono anzi stati caratterizzati (al contrario del normale progresso della voce) da uno sfaldarsi del registro inferiore e da uno schiarimento del timbro, con il mantenimento del registro acuto pressoché integro.
Del tutto estranea a Kraus, per sua stessa ammissione, è invece la tecnica del [[falsettone]], che non ha mai saputo, ne voluto, padroneggiare (a detta del cantante in virtù dell'innaturale e insalubre uso delle corde vocali che essa prevede), preferendo al contrario perfezionare l'utilizzo della piena voce anche negli acuti più estremi. Allo stesso modo, assai raro, e mai approfondito, è l'utilizzo della voce di petto pura, del resto raramente compatibile con il suo registro vocale abituale.<ref>ALFREDO KRAUS, ''Una lezione di canto''. Bongiovanni. Bologna, 1991</ref><ref>ENRICO STINCHELLI, ''Le grandi voci della lirica''. Gremese ed. Roma, 1980</ref><ref>G. VITALI, Op. cit..</ref>
 
== Repertorio ==
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*[[Amadeo Vives]]
**[[Dona Francisquita]] (Fernando)
 
==Cronologia==
Nel gennaio 1960 è Nadir nella ripresa nel [[Teatro Regio di Parma]] di "[[I pescatori di perle]]" con [[Alfredo Mariotti]], in settembre canta [[Faust (opera)]] con [[Clara Petrella]] e La traviata con [[Gabriella Tucci]] a Bilbao ed in ottobre il duca di Mantova nella ripresa nel [[Teatro Donizetti]] di [[Bergamo]] di "Rigoletto" con la Scotto, [[Fiorenza Cossotto]] ed [[Ivo Vinco]], mentre l'anno successivo canta per la prima volta nel [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]], incarnando il personaggio di Elvino nella prima rappresentazione di ''[[La sonnambula|Sonnambula]]'' con Vinco e la Scotto ed è Alfredo Germont ne La traviata diretto da [[Vincenzo Bellezza]] a Trieste.
 
Nel [[1961]] è Mike nella première nel [[Teatro dell'Opera]] di [[Roma]] di "Uno sguardo dal ponte" di [[Renzo Rossellini]],torna a Venezia come Elvino ne La Sonnambula con Vinco e la Sutherland e Fenton in [[Falstaff (Verdi)]] con [[Tito Gobbi]], [[Renato Capecchi]] e [[Fedora Barbieri]], alla Scala come Elvino nella prima di La Sonnambula con [[Wladimiro Ganzarolli]], [[Rolando Panerai]], Vinco, la Tucci, la Scotto e la Barbieri e la Cossotto ed è il duca di Mantova nelle prime rappresentazioni di "Rigoletto" con [[Piero Cappuccilli]] nel Teatro Colón di [[La Coruña]] e nel Patio de la Montería de los Reales Alcázares di [[Siviglia]] e nella ripresa nel [[Teatro Comunale di Firenze]].
 
Nel [[1962]] è Alfredo nella ripresa nel Teatro Comunale di Firenze di "La traviata" con [[Anna Moffo]], alla Scala e come Elvino nella prima di La Sonnambula con Vinco e la Sutherland, Il Duca di Mantova in Rigoletto a Trieste ed a Venezia con [[Cornell MacNeil]] e la Scotto e debutta all'[[Opera di Chicago]] come Nemorino ne [[L'elisir d'amore]] con [[Fernando Corena]].
 
Nel [[1963]] alla Scala è Nadir nella prima di Alì Babà di [[Luigi Cherubini]], al Grand Théâtre di [[Ginevra]] è Il Duca di Mantova in Rigoletto con [[Sesto Bruscantini]] ed Alfredo Germont ne La traviata con la Scotto ed a Chicago Il Conte Almaviva ne Il barbiere di Siviglia con [[Teresa Berganza]] e [[Boris Christoff]] ed Ernesto in Don Pasquale che canta anche a [[Edinburgo]] nella trasferta del [[Teatro San Carlo]] di [[Napoli]] con Corena e Capecchi diretto da [[Alberto Erede]].
 
Nel [[1964]] è Don Luis nella prima rappresentazione nel Teatro de la Zarzuela di [[Madrid]] di "Pepita Jiménez" di [[Isaac Albéniz]], alla Scala è Il Conte d'Almaviva ne Il barbiere di Siviglia con la Cossotto e [[Nicolai Ghiaurov]] diretto da [[Gabriele Santini]] e Nemorino ne L'elisir d'amore con [[Mirella Freni]] e Panerai, a Venezia Il Conte d'Almaviva ne Il barbiere di Siviglia con Angelo Nosotti, a Bilbao con [[Enzo Dara]] canta in [[Les pêcheurs de perles]] e [[Manon (Massenet)]] ed a Chicago Fernando ne [[la favorita]] e Don Ottavio in [[Don Giovanni (opera)]].
 
Nel [[1965]] alla Scala è Ernesto nella prima di Don Pasquale e Fernando ne La favorita che canta anche nella ripresa nel Teatro Comunale di Firenze ed a Chicago Faust in [[Mefistofele (opera)]] con Ghiaurov e [[Renata Tebaldi]], canta in [[Carmina Burana (Orff)]], Gonzalve in [[L'Heure espagnole]] ed è il Duca di Mantova in Rigoletto con la Scotto.
 
Nel [[1966]] debutta al [[Metropolitan Opera House]] di [[New York]] come il Duca di Mantova in ''Rigoletto'' con MacNeil e [[Roberta Peters]], poi come Don Ottavio in Don Giovanni con [[Cesare Siepi]], debutta al [[San Francisco Opera]] come Lord Arturo Talbot ne [[I puritani]] con la Sutherland, poi come il Duca di Mantova in Rigoletto con [[Reri Grist]] ed a Chicago Nadir in Les pêcheurs de perles ed Alfredo Germont ne La traviata.
 
Nel [[1967]] è Fernand nella ripresa nel Nuevo [[Teatro Colón]] di [[Buenos Aires]] di "La favorite", al Metropolitan è Edgardo in Lucia di Lammermoor, a Bilbao canta ne I puritani ed a San Francisco Méphistophélès in Faust e Nemorino ne L'elisir d'amore.
 
Nel [[1968]] è Edgardo nella ripresa nel Teatro Comunale di Firenze di "Lucia di Lammermoor" con la Moffo, debutta al [[Wiener Staatsoper]] con il Duca di Mantova in Rigoletto, poi Alfredo Germont ne La traviata, Don Ottavio in Don Giovanni con [[Gundula Janowitz]], [[Lisa Della Casa]] e [[Graziella Sciutti]] e Faust, a [[Salisburgo]] Don Ottavio in Don Giovanni con i [[Wiener Philharmoniker]] diretto da [[Herbert von Karajan]] ed al Met Nemorino ne L'elisir d'amore diretto da [[Fausto Cleva]].
 
Nel [[1969]] a Chicago Lord Arturo Talbot ne I puritani.
 
Nel [[1970]] alla Scala è Il cavaliere Des Grieux in Manon (Massenet) ed Il duca di Mantova nel Rigoletto ed al Met Ernesto in Don Pasquale ed Alfredo ne La traviata con [[Anna Moffo]].
 
Nel [[1971]] a Chicago è [[Werther (opera)]] con [[Tatiana Troyanos]] ed al Met Faust.
 
Nel [[1972]] alla Scala è Carlo nella prima di [[Linda di Chamounix]] con Carlo Cava e [[Renato Bruson]].
 
Nel [[1973]] a Chicago è Chevalier des Grieux in [[Manon (Massenet)]] e Tonio ne [[La Fille du régiment]] con la Sutherland ed a Trieste Il cavaliere Des Grieux in Manon con [[Maria Chiara]].
 
Al [[Royal Opera House]], [[Covent Garden]] di [[Londra]] nel [[1974]] è il duca di Mantova in Rigoletto.
 
Nel [[1975]] a Londra è Alfredo Germont ne La traviata con la Sutherland ed a Venezia Tonio ne La figlia del reggimento.
 
Nel [[1976]] è Werther nella prima diretto da [[Georges Prêtre]] alla Scala ed a Bilbao con [[Juan Pons]] dove canta anche ne La favorita con [[Bonaldo Giaiotti]].
 
Nel [[1977]] alla Scala tiene un recital ed è Faust che canta anche a Londra nella prima ed a Trieste Werther.
 
Nel [[1978]] a Trieste è Nadir in Les pêcheurs de perles ed a Vienna Edgardo in Lucia di Lammermoor.
 
Nel [[1979]] è Werher al Met con [[Régine Crespin]] e [[Kathleen Battle]] ed a Londra.
 
Nel [[1980]] tiene un recital a Chicago ed alla Scala ed è Gennaro in [[Lucrezia Borgia]] con la Sutherland a Londra.
 
Nel [[1981]] a Chicago è Roméo in [[Roméo et Juliette (Gounod)]] ed a Bilbao canta il Lucrezia Borgia ed al Teatro dell'Opera di Roma è Le chevalier des Grieux in [[Manon (Massenet)]] con [[Raina Kabaivanska]] diretto da [[Daniel Oren]].
 
Nel [[1982]] è Hoffmann in [[Les contes d'Hoffmann]] a Chicago.
 
Nel [[1983]] è il duca di Mantova nella ripresa nella Salle Garnier del Théâtre du Casino di [[Montecarlo]] di "Rigoletto" con [[Barbara Hendricks]], al Met è Tonio ne La Fille du régiment con la Sutherland ed a Bilbao canta in Roméo et Juliette (Gounod).
 
Nel [[1984]] è Tonio nella ripresa nel [[Teatro Ducale di Parma]] di "La fille du régiment" con [[June Anderson]], Nemorino nella ripresa nel Teatro Comunale di Firenze di "L'elisir d'amore" con [[Giuseppe Taddei]], alla Scala è Edgardo nella prima di Lucia di Lammermoor con [[Leo Nucci]] e [[Luciana Serra]] ed a Bilbao Werther e La Fille du régiment.
 
Nel [[1985]] al Met è Hoffmann in Les contes d'Hoffmann con [[Catherine Malfitano]] diretto da [[Julius Rudel]], a San Francisco Werther ed a Bilbao Lucia di Lammermoor.
 
Nel [[1986]] è Tonio nella ripresa nel [[Théâtre de l'Opéra]] di Parigi di "La fille du régiment" ed al Met è Roméo in Roméo et Juliette (Gounod) con [[Cecilia Gasdia]].
 
Nel [[1987]] è il duca di Mantova nella ripresa nel Teatro Regio di Parma di "Rigoletto", a San Francisco è Roméo in Roméo et Juliette (Gounod), a Vienna Werther con [[Frederica von Stade]], al Met Des Grieux in Manon con [[Carol Vaness]] ed a Bilbao canta in Les contes d'Hoffmann.
 
Nel [[1990]] tiene un recital a Salisburgo, è Nemorino ne L'elisir d'amore con [[Alida Ferrarini]] a Vienna (il suo ultimo ruolo viennese nel [[1994]]) ed Edgardo di Ravenswood in Lucia di Lammermoor a Chicago.
 
Nel 1991 al Met canta nel Gala Performance con la Freni e Ghiaurov per il venticinquesimo anniversario al Metropolitan dei tre ed a Londra Hoffmann in Les contes d'Hoffmann con [[Sumi Jo]].
 
Nel marzo [[1992]] tiene un recital a Venezia ed in aprile Nemorino ne L'elisir d'amore a Londra.
Nell'estate del 1992 viene chiamato a Firenze per sostituire Carreras, ammalatosi all'ultimo momento, nella registrazione della Traviata per l'etichetta Philips, che sarà la sua ultima registrazione di un'opera completa.
 
Nel [[1993]] tiene un recital alla Scala.
 
Nel [[1996]] tiene un concerto al PalaFenice al [[Tronchetto]] per La Fenice ed a Bilbao e fa la sua ultima apparizione al Met nel James Levine Gala raggiungendo le 134 rappresentazioni per il Metropolitan.
 
==Discografia==