Niccolò di Pietro Gerini: differenze tra le versioni

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Tra il [[1390]] e il [[1395]] lavorò a [[Prato]], dove affrescò il [[Palazzo Datini]] e la sala capitolare (o ''Cappella Migliorati'') della [[chiesa di San Francesco (Prato)|chiesa di San Francesco]] (insieme a [[Lorenzo di Niccolò]] e con [[Agnolo Gaddi]]).
 
Fu pittore molto attivo, soprattutto nella decorazione ad affresco secondo il gusto allora predominante. Tra le sue opere nel circondario fiorentino va ricordato l'affresco visibile nel [[Tabernacolotabernacolo di Rimaggino]], nell'omonima località del comune di [[Bagno a Ripoli]], o quello nel [[tabernacolo di Rovezzano]]. Al [[1401]] risale il trittico per [[Chiesa di Santa Felicita (Firenze)|Santa Felicita]] (ora all'[[Accademia di belle arti di Firenze|Accademia]]), eseguito con [[Lorenzo di Niccolò]] e con [[Spinello Aretino]]; al [[1408]] circa gli affreschi sui pilastri di [[Orsanmichele]].
 
Nel febbraio [[1416]] risulta da poco morto e il figlio Bindo si occupò di completare la pala d'altare per la chiesa di Santa Verdiana a Firenze.