Conti (famiglia): differenze tra le versioni
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I '''Conti''' (de' Conti o ''De Comitibus'') noti anche come '''Conti di [[Segni (Italia)|Segni]]''' (''de Comitibus Signie'') furono un'antica e illustre [[famiglie baronali romane|famiglia baronale romana]] nota con certezza da Trasimondo, appartenente al [[notabile|notabilato]] locale della zona di Segni, padre di Lotario futuro
Simboli della loro potenza feudale in Roma erano la [[Torre delle Milizie]] e la [[Torre dei Conti]]<ref>l'alternanza dei colori alla base della torre ottenuti con due tipi di pietrame bianco e scuro a richiamare i colori dello stemma, farebbe propendere perché uno degli smalti dovrebbe essere l'argento e non l'oro</ref> originariamente alta circa 60 m., presso l'odierno Largo Corrado Ricci a ridosso dei [[Fori Imperiali]], fatte costruire da [[Innocenzo III]] per la sua famiglia; a loro pervenne nel sec. XVIII il palazzo poi detto dei duchi di Poli a cui venne addossata la [[fontana di Trevi]].
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La stirpe si divise in numerosi rami, di cui i principali furono quelli dei conti di Segni e [[Valmontone]] e dei duchi di [[Poli (Italia)|Poli]] e [[Guadagnolo]].
Il ramo dei conti di Segni e Valmontone, si estinse con Donna Fulvia (m. [[1611]]) che aveva sposato il conte [[Sforza|Mario Sforza]] di [[Santa Fiora]]: la loro discendenza è rappresentata dagli attuali principi [[Sforza Cesarini]]. Il ramo dei duchi di Poli, che ebbe da
[[File:0209tordeiconti.gif|thumb|right|250px|La torre dei Conti]]
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