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|nomicat = di musica concreta
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{{quote|Nonostante l'apparente radicalismo, quell'esperienza (la musica concreta) non aveva saputo sviluppare oltre i limiti delle convenzioni estetiche e musicali l'intuizione originaria, del fondamentale dualismo delle radici dell'universo musicale, che è insieme linguaggio e segno fisico, sistema di referenze e ordine materiale, realtà culturale e naturale.|Da uno scritto di Pierre Schaeffer del 1966<ref name=Lanza>{{cita libro|titolo=Il secondo Novecento, (dodicesimo volume)|autore=Andrea Lanza|editore=EDT|anno=1991|pagine=240-241}}</ref>}}
La '''musica concreta''' (dal [[lingua francese|francese]] '''''musique concrète''''') è un genere musicale che ebbe origine dalle esperienze del compositore [[Francia|francese]] [[Pierre Schaeffer]] nel [[1948]].<ref name ="M">''Le muse'', De Agostini, Novara, 1965, Vol. III, pag.388</ref>
 
La '''musica concreta''' (dal [[lingua francese|francese]] '''''musique concrète''''') è un genereespressione musicale correlata alla [[musica contemporanea]] che ebbe origine dalle esperienze del compositore [[Francia|francese]] [[[Pierre Schaeffer]] che la inventò nel [[1948]].<ref name ="M">''Le muse'', De Agostini, Novara, 1965, Vol. III, pag.388</ref>
[[Pierre Schaeffer]] parla di musica concreta intendendo il suono nella sua completezza; ovverosia il fatto di ascoltare il suono in tutti i suoi aspetti (attacco sonoro, durata, [[ADSR|inviluppo]], densità di massa sonora, andamento, [[timbro (musica)|timbro]], [[frequenza]], [[ampiezza]] etc.).
 
Basata sull'atonalità e sui suoni pre-esistenti, la musica concreta inaugurò uno dei primi modelli di manipolazione del suono per fini compositivi (in questo caso [[magnetofono|magnetofoni]]) e fu probabilmente la prima "scuola" di [[musica elettronica]]. La possibilità di registrare il suono anche su nastro, ampliava di fatto gli orizzonti musicali a confini mai intravisti prima.
Tale espressione si collocava in contrapposizione all'idea di "astrazione" che secondo Schaeffer caratterizzava l'approccio musicale dominante (musica elettronica, musica strumentale). Cioè, il pensare la musica per criteri astratti (armonia, contrappunto, notazione, dispositivi logici, etc.) piuttosto che elaborarla concretamente attraverso il suono e l'ascolto.
 
{{senza fonte|Tale espressionemusica si collocava in contrapposizione all'idea di "astrazione" che secondo Schaeffer caratterizzava l'approccio musicale dominante (musica elettronica, musica strumentale). Cioè, il pensare la musica per criteri astratti (armonia, contrappunto, notazione, dispositivi logici, etc.) piuttosto che elaborarla concretamente attraverso il suono e l'ascolto.}}
==Origini==
 
Pierre Schaeffer fu ingegnere musicale all'interno degli studi della società radiotelevisiva [[Francia|francese]] ([[Radiodiffusion-Télévision Française|RTF]]). Questa attività gli permise di utilizzare il vasto archivio discografico della [[Radio (mass media)|radio]] e di cominciare a fare esperimenti sul [[suono]] ed il [[rumore (acustica)|rumore]], ma soprattutto cominciò a maturare delle convinzioni innovative nell'ambito della [[composizione musicale]].
[[Pierre{{senza fonte|Schaeffer]] parlaparlava di musica concreta intendendo il suono nella sua completezza; ovverosia il fatto di ascoltare il suono in tutti i suoi aspetti (attacco sonoro, durata, [[ADSR|inviluppo]], densità di massa sonora, andamento, [[timbro (musica)|timbro]], [[frequenza]], [[ampiezza]] etc.).}}
 
Oltre a Schaeffer, la musica concreta ebbe fra i suoi principali esponenti [[Pierre Henry]].
 
==Tecnica compositiva==
La musica concreta veniva realizzata adoperando un magnetofono (anche se in origine veniva utilizzato il giradischi) che, dopo aver registrato i suoni, essi venivano manipolati nei loro parametri ([[altezza (suono)|altezza]], [[timbro (musica)|timbro]], [[velocità]] e altri).<ref name=Lanza/>
 
Il procedimento di manipolazione poteva essere basato su un metodo meccanico ([[montaggio sonoro]] o modifica della velocità di scorrimento del nastro) o elettrico ([[filtraggio]] sonoro e amplificazione), ed i nastri venivano a volte sezionati per essere scomposti e ricomposti al fine di riunire fra loro più suoni contemporaneamente. Una volta registrati, i suoni ottenuti venivano perfezionati attraverso l'utilizzo di apparecchiature [[stereofonia|stereofoniche]].<ref name=Lanza/> A differenza della maggior parte delle altre correnti di musica contemporanea, la musica concreta non fa affidamento su notazioni preliminari e non è sempre basata sullo strutturalismo "[[Anton Webern|postweberniano]]".<ref name=Lanza2>{{cita libro|titolo=Storia della musica - il Novecento (decimo volume)|autore=Andrea Lanza|editore=EDT|anno=1986|pagine=142-144}}</ref>
 
I suoni possono provenire dalle fonti più varie della realtà acustica (rumori, strumenti tradizionali, voci e molti altri)<ref name=Lanza/> e in gran parte dei casi vengono captati con un microfono, che non ne tralascia la [[risonanza acustica|risonanza]] ottenuta, in un dato punto dello spazio.
A differenza della [[Elektronische musik|musica elettronica "pura"]] nata in Germania, la musica concreta non è basata su sonorità ottenute direttamente da frequenze elettroniche.<ref name=Nattiez>{{cita libro|titolo=Enciclopedia della musica - il Novecento|autore=Jean-Jacques Nattiez|editore=Giulio Einaudi Editore|anno=2001|pagine=406-408}}</ref>
 
==Storia==
===Gli anticipatori===
Fra gli anticipatori della musica concreta sono spesso citati i compositori [[futurismo|futuristi]] italiani. Il loro manifesto ''[[L'arte dei rumori']] (scritto da [[Luigi Russolo]] nel 1913) associava il concetto di musica a quello di rumore, una definizione che la musica concreta riconosceva. La stessa musica dei futuristi italiani anticipava, anche grazie agli [[intonarumori]] di loro invenzione, le sonorità della musica concreta (non è tuttavia certo che ispirarono il movimento di Schaeffer). Altro anticipatore fu [[John Cage]], che, come i futuristi, fu autore di alcune composizioni basate sull'atonalità.<ref>Capire la musica (Gino Stefani, Strumenti Bombiani, 1985, pag. 56)</ref>
<ref>Futurismo e futurismi (Ponthus Hulten, Bompiani, 1986, pag. 528)</ref>
 
==1948-1950: la nascita della musica concreta, Pierre Schaeffer, e Pierre Henry==
[[Pierre Schaeffer]] fu ingegnere musicale all'interno degli studi della società radiotelevisiva francese (Radiodiffusion-Télévision Française|RTF). Questa attività gli permise di utilizzare il vasto archivio discografico della radio e di cominciare a fare esperimenti sul suono ed il rumore, ma soprattutto cominciò a maturare dei nuovi metodi compositivi (come dimostrarono i suoi saggi ''Introductrion à la musique concrète'' e ''A la recherche d'une Musique concrète'').<ref name=Lanza2/> Lo stesso Schaeffer fu autore, nel 1948, del primo brano di musica concreta, ''[[Étude aux chemins de fer]]'': un breve studio sul ritmo per ''[[giradischi]]'' che riproduce i suoni provenienti da un treno in movimento (fischi, suoni di vapore, e altri). Ad esso seguirono altre composizioni non troppo diverse e sempre di breve durata quali ''Étude aux tourniquets'', ''Étude au piano I (Étude violette)'', ''Étude au piano II (Étude noire)'', ed ''Étude aux casseroles (Étude pathétique)''. Durante questa fase, Schaeffer aveva lavorato quasi completamente da solo.
 
A partire dal 1949, Schaeffer iniziò una collaborazione con [[Pierre Henry]] che fruttò composizioni più lunghe, ambiziose (e, a detta di molti, più mature) quali la ''[[Symphonie pour un homme seul]]''. Iniziata nel 1949 e terminata l'anno seguente,(sebbene sia stata oggetto di più revisioni(X)) essa è un altro esempio di musica concreta in cui suoni strumentali si mescolano a suoni presi dalla vita quotidiana di un uomo (respiri, passi, fischi, porte che sbattono ecc.)<ref name=Lanza2/> La musica concreta di questo periodo è poco o per nulla strutturata e meno "rigida" di quella che seguirà.
 
==1951-1958 - il primo studio di musica elettronica e le innovazioni della musica concreta==
Nel 1951, in seguito all'introduzione di nuove apparecchiature, Schaeffer, Henry e il fisico [[Andrè Moles]] fondarono il ''[[Gruppo di ricerca di musica concreta]]'' (futuro ''Gruppo di ricerche musicali'') che era finanziato dallo studio parigino RTF,<ref name=Lanza2/> e fu il primo studio costruito per comporre musica elettronica.
 
Assieme al musicista [[Pierre Henry]] ed al fisico [[Andrè Moles]], fonda nel [[1951]] a [[Parigi]] il ''Groupe de Recherches de Musiques Concrète''.
{{Citazione|Noi abbiamo chiamato la nostra musica concreta, poiché essa è costituita da elementi preesistenti, presi in prestito da un qualsiasi materiale sonoro, sia rumore o musica tradizionale.
 
Questi elementi sono poi composti in modo sperimentale mediante una costruzione diretta che tende a realizzare una volontà di composizione senza l'aiuto, divenuto impossibile, di una notazione musicale tradizionale.<ref name ="M"/>}}
 
Fra i nuovi macchinari erano inclusi [[magnetofono|magnetofoni]] e quattro apparecchiature speciali: la prima controllava i suoni nello spazio esecutivo, la seconda era un registratore in grado di riprodurre [[riverberazione|riverberazioni]], mentre le ultime due permettevano di variare la velocità di riproduzione del nastro e di "trasporre il materiale registrato su ventiquattro altezze" (esse erano nominate rispettivamente ''pupitre de relief spatial'', il ''morphophone'', e le ''phonogènes''(Y)). I magnetofoni, che da ora rimpiazzarono il giradischi, permetterono al compositore di suddividere i suoni in più parti al fine di adoperare solo quelli necessari alla composizione.<ref name=Nattiez/>
La possibilità di registrare il [[suono]] anche su [[nastro magnetico|nastro]], apre orizzonti mai intravisti prima in tutta la storia della musica.
 
''[[La Symphonie pour un homme seul]]'' del [[1949]] di Schaeffer ed Henry, in cui suoni strumentali si mescolano a suoni presi dalla vita quotidiana dell'uomo (respiri, passi, fischi, porte che sbattono ecc.), ce ne offre un esempio.
Nello stesso periodo, che vide anche emergere altri studi di musica elettronica, altri musicisti iniziarono a comporre seguendo la stessa filosofia. Fra essi [[Karlheinz Stockhausen]], che realizzò nel 1955 la prima composizione di musica concreta a presentare sonorità provenienti da segnali generati elettricamente: ''[[Gesang der Jünglinge im Feuerofen]]'',<ref name=Nattiez/> mentre ''[[Desert (Edgar Varèse)|Desert]]'' (1954), una composizione di [[Edgar Varèse]] per per fiati e percussione, viene considerata il primo capolavoro di questo metodo compositivo.<ref name=Lanza2/>
 
In seguito all'uscita di Henry dal GRMC, che decise di fondare lo Studio Apsome nel 1958, Schaeffer intraprese, ispirandosi a Varèse, un percorso di ricerca molto più rigoroso e meno "empirista" di quello dei suoi primi lavori.<ref name=Lanza2/> Da questo momento, i membri della "scuola" francese si concentrarono maggiormente sull'analisi dei suoni registrati e iniziarono a comporre una musica realizzata da suoni "presi così come vengono percepiti". Di questa fase, caratterizzata da composizioni più astratte rispetto a quelle degli esordi, si ricordano il lunghissimo ''[[Traitè des objets musicaux]]'', terminato nel 1966 (ma iniziato quindici anni prima) e registrato da Schaeffer con musicisti quali [[Abraham Moles]], [[Jacques Poullin]] più altri ricercatori.<ref name=Lanza2/> A differenza di Schaeffer, Henry proseguì gli ideali originari della musica concreta "spontanea" degli esordi.<ref name=Lanza2/>
 
==Gli ultimi anni della musica concreta==
L'esperienza della musica concreta si poté considerare conclusa a partire dai primi anni sessanta, periodo in cui i compositori, interessati ad approfondire l'analisi dei suoni con nuovi mezzi, iniziarono ad adoperare apparecchiature quali [[sintetizzatore|sintetizzatori]] e [[computer]]. Questo fenomeno ebbe quale principale conseguenza quella di annettere il concetto di musica concreta a quello più generale di musica elettronica.
 
==Analisi==
{{F|generi musicali|maggio 2009}}
Nei suoi studi, ed in particolar modo nel ''Traitè des objets musicaux'', Schaeffer identifica la possibilità di cogliere, all'interno delle varietà del “[[paesaggio sonoro]]” che ci circonda, diversi “[[oggetto sonoro|oggetti sonori]]”. Grande attenzione va posta però a non confondere l'[[oggetto sonoro]] con il corpo sonoro che lo ha prodotto, dal momento che ogni singolo corpo sonoro “può produrre una quantità disparata di oggetti sonori, la cui varietà non può essere ricondotta alla loro origine comune”. Egli inoltre elabora un sistema generale per la classificazione fisica degli oggetti sonori, interessandosi non all'ambito acustico quanto a quello psicoacustico, chiamando questa operazione ''Solfège des objects musicaux''.
La presenza dell'oggetto sonoro pone infatti l'ascoltatore di fronte a due diversi aspetti: l'aspetto fisico e l'aspetto psicologico che mette in risalto l'ascolto indiretto di suoni che non avrebbero mai colpito la nostra attenzione durante “l'esecuzione” dal vivo.
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==Eredità==
{{F|generi musicali|maggio 2009}}
Non mancarono occasioni, da parte di questi rivoluzionari compositori, di portare la musica concreta nelle sale da concerto, ma l'assenza di un interprete da vedere sul palco e la stranezza delle sonorità non convinsero il pubblico che disertò le esecuzioni e la stampa che ignorò gli avvenimenti.
 
Attualmente, un fantasma degli esperimenti concreti di quegli anni riesce comunque a riecheggiare tra moderne composizioni che osano, ma non troppo, diffondere nuovi ascolti al pubblico contemporaneo. Complici i [[Mass media|media]] che con la grande diffusione inseriscono nel flusso popolare queste rivoluzionarie sonorità.
 
È il caso limite e stravagante, esempio tra vari, di ''[[Lipostudio and so on]]'' (''A Chanche To Cut Is A Chance To Cure'' - Matador, [[2001]]) del duo statunitense [[Matmos]]. Gli elementi di musica concreta sono composti assieme a suoni strumentali che indubbiamente ne ammorbidiscono l'ascolto.
 
==Lista di alcuni compositori autori di musica concreta==
*[[François Bayle]]
*[[Pierre Boulez]]
*[[John Cage]]
*[[Michel Chion]]
*[[Luc Ferrari]]
*[[Gérard Grisey]]
*[[Pierre Henry]]
*[[Mauricio Kagel]]
*[[Michaël Lévinas]]
*[[Francois-Bernard Mâche]]
*[[Ivo Malec]]
*[[İlhan Mimaroğlu]]
*[[Bernard Parmegiani]]
*Michel Redolfi
*[[Josef Anton Riedl]]
*Alain Savouret
*[[Pierre Schaeffer]]
*[[Karlheinz Stockhausen]]
*[[Edgar Varèse]],
*[[Iannis Xenakis]]
==Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
*''Enciclopedia della musica I (A-FIT)'' (autori vari, Rizzoli Larousse, 1990, pag. 501-504)
*''La musica elettronica - testi scelti e commentati da Henri Pousseur'' (autori vari, Feltrinelli, 1976, pag. 25-30)
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Thesaurus BNCF}}
 
{{Portale|Musica}}
 
[[Categoria:Musica concreta| ]]
[[Categoria:Musica contemporanea]]