Capsula batterica: differenze tra le versioni

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*'''resistenza all'essiccamento''': gli zuccheri che costituiscono la capsula, sono molecole altamente [[idrofilia|idrofile]] che, quindi, tendono a trattenere e assorbire molecole d'acqua, contribuendo a proteggere la cellula dalla disidratazione.
*'''adesione''': favorisce l'adesione cellula-cellula e cellula-substrato.
*'''riserva''': in alcuni casi, abbastanza rari, i polisaccaridi che costituiscono la capsula possono venire ridotti a monomeri di zucchero, ed essere utilizzati come fonte di energia per la cellula batterica in caso di necessità. In natura questo fenomeno si osserva soprattutto legato alle fasi di crescita della celluacellula: negli [[streptococco|streptococchi]], ad esempio, la capsula viene sintetizzata nelle fasi precoci, quando la quantità di nutrienti non è limitante, mentre nelle fasi successive la capsula viene metabolizzata e i monomeri che la costituiscono utilizzati come nutrienti, quando possibile.
*'''virulenza''': la capsula batterica rappresenta un importante fattore di virulenza; in realtà questo ruolo presenta un'apparente contraddizione, in quanto: la capsula, rivestendo la cellula batterica, rende difficile la fagocitosi (che per avere luogo correttamente richiede un contatto fagocita/batterio) e questo ostacola la reazione immunitaria, ma, al tempo stesso, gli zuccheri costituenti la capsula rappresentano degli antigeni che possono dar luogo ad un riconoscimento specifico da parte degli anticorpi, e quindi favorire la reazione immunitaria dell'ospite. Questa apparente ambiguità è dovuta alla presenza di due tipi di risposta nel [[sistema immunitario]], una aspecifica, che non richiede alcun tipo di riconoscimento e che si basa sul contatto fra la membrana di cellule fagocitarie e la superficie di cellule batteriche; è mediata da cellule fagociatarie quali macrofagi e neutrofili: è la prima a reagire ad un'infezione e, fra le altre cose, è molto importante per la selezione delle cellule della risposta secondaria, quest'ultima è una risposta specifica che, come dice il nome stesso, si basa sul riconoscimento specifico di un antigene da parte di un anticorpo; questa reazione, nelle fasi iniziali, è più debole rispetto a quella aspecifica, dalla quale viene potenziata a seguito dell'esposizione antigenica sul complesso maggiore di istocompatibilità da parte delle cellule fagocitarie (e dei linfociti B). Nelle fasi iniziali la risposta aspecifica ha quindi una grande importanza, ed ostacolare questo tipo di risposta consente al batterio di poter invadere "facilmente" i tessuti dell'ospite; bisogna inoltre notare che gli antigeni di natura saccaridica, come quelli esposti dalla capsula, pur fornendo una base per la risposta specifica, non possono contribuire alla formazione delle cellule di memoria (solo gli antigeni proteici hanno questa peculiarità).