Officine Grandi Riparazioni di Verona Porta Vescovo: differenze tra le versioni

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Le '''Officine di Grande Riparazione di Verona Porta Vescovo''' sono uno stabilimento industriale istituito nel [[1847]] dalla [[Südbahn|Società della Lombardia e dell'Italia Centrale]]. Passate poi alle [[Strade Ferrate dell'Alta Italia]], quindi alla [[Rete Adriatica]] e, nel [[1905]], alle [[Ferrovie dello Stato]] (FS), hanno eseguito ed eseguono la grande manutenzione delle [[Locomotiva|locomotive]].
 
==Storia==
L' "Officina per gli usi della strada ferrata" fu istituita nel [[1847]] su progetto dell'[[Ingegnere|ingegner]] [[Luigi Negrelli]]<ref name="Rigobello2003/22">{{cita|Rigobello, ''Le OGR''|p.&nbsp;22|Rigobello2003}}.</ref>.
 
Inserita nel nodo ferroviario di [[Stazione di Verona Porta Vescovo|Verona Porta Vescovo]], si specializzò rapidamente nella costruzione delle [[Locomotiva a vapore|locomotive a vapore]], attività a cui aggiunse quella della riparazione delle locomotive e anche dei [[carro merci|carri merce]] e delle [[carrozzaCarrozza viaggiatoriferroviaria|carrozze viaggiatori]]<ref name="Rigobello2003/22">{{cita|Rigobello, ''Le OGR''|p.&nbsp;22|Rigobello2003}}.</ref>.
 
Dal [[1880]] fu specializzata nella grande manutenzione delle [[Locomotiva a vapore|locomotive a vapore]]<ref name="Rigobello2003/22">{{cita|Rigobello, ''Le OGR''|p.&nbsp;22|Rigobello2003}}.</ref>.
Mostra Ferroviaria Compartimentale
 
Con l'istituzione delle FS, nel 1905, assunsero la denominazione di "Officina del Materiale", mantenendo la specializzazione produttiva che tra il 1905 e il 1910 fu riorganizzata secondo criteri di maggior efficienza<ref name="Rigobello2003/22">{{cita|Rigobello, ''Le OGR''|p.&nbsp;22|Rigobello2003}}.</ref>.
E.321
 
Nel periodo interbellico furono ulteriormente sviluppate, arrivando a eseguire, nel [[1930]] una grande riparazione della [[Locomotiva FS 688|locomotiva FS 688.027]] in soli undici giorni<ref name="Rigobello2003/22">{{cita|Rigobello, ''Le OGR''|p.&nbsp;22|Rigobello2003}}.</ref>.
 
Distrutte durante la [[seconda guerra mondiale]], nel dopoguerra furono ricostruite con criteri moderni e infine rimasero, con l'[[Officina di Pietrarsa]], l'ultima officina in grado di eseguire la grande manutenzione delle locomotive a vapore. Cessarono quest'attività nel [[1976]] con la consegna delle [[Locomotiva FS 740|locomotiva FS 740.287]]<ref name="Rigobello2003/22">{{cita|Rigobello, ''Le OGR''|p.&nbsp;22|Rigobello2003}}.</ref>.
==Note==
 
<references group="Nota"/>
Tra gli ultimi lavori significativi sulle locomotive a vapore va citata la trasformazione di 35 locomotive del gruppo [[Locomotiva FS 625|625]] e di 81 locomotive del gruppo [[Locomotiva FS 740|740]] con l'applicazione dei [[Preriscaldatore Franco-Crosti|preriscaldatori Franco-Crosti]] (esse originarono i gruppi 623 e 741)<ref name="Rigobello2003/28-29">{{cita|Rigobello, ''Le OGR''|pp.&nbsp;28-29|Rigobello2003}}.</ref>.
 
Già dall'immediato dopoguerra, anche in previsione della necessità di una riconversione industriale dovuta alla fine della trazione a vapore in Italia, all'Officina furono affidati altri lavori come la costruzione di carri merce dei tipi F, Hgf, L, e la costruzione a nuovo delle locomotive elettriche FS [[E.321 ed E.322]]<ref name="Rigobello2003/29">{{cita|Rigobello, ''Le OGR''|p.&nbsp;29|Rigobello2003}}.</ref>.
 
Dal [[1968]] eseguono quelle di [[Locomotiva elettrica|locomotive elettriche]]<ref name="Rigobello2003/24-29">{{cita|Rigobello, ''Le OGR''|pp.&nbsp;24-29|Rigobello2003}}.</ref>.
 
===Riferimenti===