Recettore nicotinico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
clean up, replaced: → (2), in 4 → in quattro , l' → l' (2), typos fixed: su se → su sé (3), ) → ) , ( → ( (4) using AWB
Correzione di un refuso: indrofobiche - idrofobiche
Riga 24:
 
Nei [[vertebrati]] i recettori nicotinici sono classificati grossolanamente in due sottotipi, in base al principale sito d'espressione: si distinguono, infatti, recettori nicotinici di ''tipo neuronale'' N<sub>N</sub> e di ''tipo muscolare'' N<sub>M</sub>. Tra i recettori di tipo muscolare si hanno la forma [[embrione|embrionale]], composta dalle subunità α1, β1, δ, e γ in rapporto 2:1:1:1, e la forma adulta, che presenta le subunità α1, β1, δ, ed ε, sempre con rapporto 2:1:1:1.<ref name="Purves" /><ref name="Itier"/><ref name="Siegel"/><ref name="Giniatullin">{{cita pubblicazione | titolo = Desensitization of nicotinic ACh receptors: shaping cholinergic signaling | rivista = Trends in Neurosciences | volume = 28 | numero = 7 | anno = 2005 | pagine = 371–378 | doi = 10.1016/j.tins.2005.04.009 | autore = R Giniatullin | coautori = A Nistri, J Yakel | accesso = 24 luglio 2012 }}</ref> I recettori del sottotipo neuronali sono diversi. In particolare si hanno combinazione omopentameriche ed eteropentameriche
di dodici diverse sottunità: dalla α2 alla α10 e dalla β2 alla β4. Alcuni esempi possono essere (α4)<sub>3</sub>(β2)<sub>2</sub>, (α4)<sub>2</sub>(β2)<sub>3</sub>, e (α7)<sub>5</sub>. Le subunità dei recettori di tipo neuronale e muscolare sono simili tra loro, in particolare nelle regioni [[idrofobia|indrofobicheidrofobiche]].
 
Storicamente le subunità dei recettori nicotinici erano stati suddivise in quattro sottofamiglie<ref name="Le Novère-1995">{{Cita pubblicazione | cognome = Le Novère | nome = N. | coautori = JP. Changeux | titolo = Molecular evolution of the nicotinic acetylcholine receptor: an example of multigene family in excitable cells. | rivista = J Mol Evol | volume = 40 | numero = 2 | pagine = 155-72 | mese = Feb | anno = 1995 | doi = 10.1007/BF00167110 | id = PMID 7699721 }}</ref> (da I a IV) in base all'analogia di sequenza nella struttura proteica.