Rainulfo Drengot: differenze tra le versioni

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==Conte di Aversa==
'''Rainulfo Drengot''' si alleò, così, alcon il duca [[Sergio IV di Napoli]]. Dopo ripetuti successi, nel [[1030]] il duca Sergio gli offrì l'ex roccaforte bizantina di [[Aversa]], a nord di [[Napoli]], insieme al titolo di conte e alla mano di sua sorella, Sichelgaita, che però nel [[1034]] morì. Rainulfo sposò allora la figlia del duca di [[Amalfi]] e nipote di Pandolfo IV di Capua, acerrimo nemico di Sergio. Da questo momento cominciò l'opera di espansione del proprio territorio, a spese soprattutto dell'[[Abbazia di Montecassino]].
 
Il titolo comitale di Aversa gli fu riconosciuto e confermato nel [[1037]] dall'imperatore [[Corrado II il Salico|Corrado II]]. Dopo aver sconfitto in battaglia i [[Bizantini]] nel [[1038]], Rainulfo si dichiarò principe, formalizzando la propria indipendenza da Napoli e dai suoi precedenti alleati longobardi. Conquistò il principato del suo vicino Pandolfo e con l'approvazione di Corrado lo unì al proprio, costituendo così l'entità politica più vasta di tutto il Mezzogiorno d'Italia.
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Nel [[1039]] fu al fianco di [[Guaimario IV di Salerno]] e dell'imperatore Corrado.
 
Nel frattempo [[Guglielmo Braccio di Ferro|Guglielmo d'Altavilla]], detto ''Braccio di Ferro'', rientròrientrava innel settembre [[1042]] a [[Melfi]], dove tutti i Normanninormanni lo elessero Capo supremo. Egli si rivolse a [[Guaimario V]], principe Longobardolongobardo di Salerno, ede allo stesso '''Rainulfo Drengot''', Conte di Aversa, e propose ad entrambi un'alleanza alla pari.
L'unificazione delle due Famigliefamiglie normanne, Altavilla e Drengot, fu motivo di forza, perché esse si basavano concretamente sui possedimenti di Aversa e di Melfi. Guaimario offrì il riconoscimento ufficiale delle conquiste: alla fine dell'anno con lo stesso Rainulfo e con Guglielmo, si recarono insieme a [[Melfi]] e riunirono una assemblea dei baroni Longobardi e Normanni, che terminò al principio dell'anno successivo ([[1043]]).
 
L'unificazione delle due Famiglie normanne, Altavilla e Drengot, fu motivo di forza, perché esse si basavano concretamente sui possedimenti di Aversa e di Melfi. Guaimario offrì il riconoscimento ufficiale delle conquiste: alla fine dell'anno con lo stesso Rainulfo e con Guglielmo, si recarono insieme a [[Melfi]] e riunirono una assemblea dei baroni Longobardi e Normanni, che terminò al principio dell'anno successivo ([[1043]]).
 
In questo Parlamento generale, Guaimario V di Salerno garantì agli Altavilla il dominio su Melfi. Braccio di Ferro si distinse, così, da Rainulfo I Drengot, capo dei territori della Campania, che ottenne anche la sovranità su [[Siponto]] e sul Gargano, ex territori bizantini.
 
Tutti offrirono un omaggio come Vassallivassalli a Guaimario, che riconobbe a Guglielmo I d'Altavilla il primo titolo di Conte di Puglia. Per legarlo a sé gli offrì in moglie la nipote Guida, figlia del Duca [[Guido di Sorrento]]. Guaimario riconfermò il titolo di Conte anche allo stesso Rainulfo. Nacque, così, la [[Contea di Puglia]].
 
==Morte e successione==