Guerre romano-latine: differenze tra le versioni

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====Alleanza tra Tivoli e i Galli====
Secondo Tito Livio la causa immediata di questa guerra è da cercare nel [[361 a.C.]], quando i Tiburtini chiusero le porte della loro città ad un esercito romano di ritorno da una campagna contro gli [[Ernici]]. Ci furonoC'erano state numerose lamentele da ambo le parti ed i Romani decisero che avrebbero dichiarato guerra ai Tiburtini se i Feziali non riuscisserofossero riusciti ad ottenere un risarcimento.<ref>{{cita|Livio|VII, 9, 1-2}}.</ref> Nello stesso anno ci fu un’invasione del territorio romano da parte di un esercito di Galli. Dopo essere stati sconfitti dai Romani, questi si spostarono nella zona di Tivoli, dove i Galli ed i Tiburtini strinsero un'alleanza. Dopo essersi rifocillati presso i Tiburtini, i Galli si spostarono in [[Campania]].<ref>{{cita|Livio|VII, 11, 1}}.</ref>
 
L'anno successivo, il [[360 a.C.]], il console [[Gaio Petelio Libone Visolo|Gaio Petelio]] (con cui cognomen è Balbo secondo Tito Livio, Libone Visolo secondo altri<ref>Oakley, ''op. cit.'', p. 149</ref>) guidò un esercito contro Tivoli. Tuttavia i Galli tornarono dalla Campania e depredarono i territori di Labico, Tusculum e Alba Longa, sotto il comando dei Tiburtini. Per contro i Romani nominarono [[Quinto Servilio Ahala]] dittatore. Questo sconfisse i Galli in una battaglia nei pressi di [[Porta Collina]]. I Galli fuggirono verso Tivoli, ma vennero intercettati dal console. Una sortita tiburtina, nel tentativo di aiutare gli alleati, fallì, e sia i Tiburtini, sia i Galli vennero condotti all'interno delle porte. Il dittatore elogiò i consoli e terminò il suo incarico. Petelio festeggiò una doppia vittoria sui Galli e sui Tiburtini, ma questi sminuirono la conquista dei Romani.<ref>{{cita|Livio|VII, 11, 2-11}}.</ref> I ''Fasti triumphales'' registrano che Gaio Petelio Libone Visolo, console, celebrò un trionfo sui Galli e Tiburtini il 29 luglio.