Franco Prosperi: differenze tra le versioni

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==Biografia==
 
Franco Prosperi, laureatosi in scienze naturalistiche e agrarie, iniziò la sua carriera scientifica di ricercatore etnologico ed etologico presso l'Istituto di Zoologia dell'[[Sapienza - Università di Roma|Università di Roma]] come allievo del [[Edoardo Zavattari|professor Zavattari]]. Più tardi si specializzò in [[ittiologia]].
Fu uno dei pionieri della ricerca subacquea e collaborò con il C.I.R.S. ([[Centro Italiani Ricercatori Subacquei]]). Diresse la prima spedizione scientifica subacquea italiana in Oceano Indiano presso le isole di [[Ceylon]] e [[Maldive]] dove compì i primi esperimenti al mondo sugli squali (attaccato da uno squalo fu salvato dal giornalista Carlo Gregoretti che per questo atto ricevette al Campidoglio la medaglia al valore civile). Fu premiato con [[L'Arpione D'oro]] per la ricerca subacquea.
 
Nel 1953 diresse una successiva spedizione zoologica e geografica sotto l'egida della [[Società Geografica Italiana]], della Presidenza del Consiglio dei ministri e per lo [[Bioparco (Roma)|Zoo di Roma]]. Alla spedizione si accompagnò una troupe cinematografica della società di produzione [[Phoenix]] che realizzò il film ''[[Gran Comora]]'' in cui figurano le riprese subacquee realizzate dal Prosperi.
Negli anni seguenti diresse altre spedizioni in Africa, Australia, Madagascar, Isole Comore, Arcipelago di Aldabra, Seichelles, Papua-Nuova Guinea. Nel corso di una di queste rintracciò le prove dell'esistenza dell'antico continente [[Lemuria]] che univa l'Africa all'India. Scoperse e documentò nel suo ambiente naturale il [[Coelacanthus]], il famoso pesce preistorico che si credeva estinto. Parte dei reperti relativi a quella scoperta furono consegnati al presidente della repubblica [[Luigi Einaudi]].
 
Negli anni 1954-55 realizzò vari documentari naturalistici (23 di numero, molti dei quali ottennero il primo premio nelle rassegne cinematografiche [[Fedic]] e di Lisbona) tra i quali la serie "''I Viaggi Meravigliosi"'' per la Documento Film.
Come autore e produttore collaborò con la RAI-TV e realizzò (1958) per i "Viaggi del Telegiornale" trenta lungometraggi (nel corso di uno dei quali documentò la sua scalata del Kilimanjaro per la quale impresa fu premiato al Quirinale dal Presidente della Repubblica). I documentari ottennero uno straordinario successo: 85 per cento di indice di gradimento (vedi GATV/103/274).
Scrisse articoli naturalistici e fece pubblicare resoconti di viaggi su numerosi giornali e riviste (La Tribuna Illustrata, L'Europeo, Epoca, La Vie des Betes, Il Giornale d'Italia, Il Messaggero, Momento Sera, Il Piccolo di Trieste, Il Mattino di Napoli, Giardino Zoologico, Rotosei).