Organizzazione paramilitare: differenze tra le versioni
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Le forze paramilitari solitamente dotano i propri appartenenti di uniformi, gradi gerarchici, distintivi e armamenti come i componenti di una forza militare regolare e, dipendentemente dal Paese che le ospita, possono essere più o meno legali e più o meno tollerate dallo Stato.
Nella storia si sono avute varie forze paramilitari che erano espressione di un partito politico al potere. Tra le più famose del passato le [[SS]] e le [[Sicherheitsdienst|SD]] della [[Germania]] [[nazismo|nazista]], la [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|MVSN]] dell'[[Italia]] [[fascismo|fascista]] e la [[Ministerstvo vnutrennich del|MVD]] della [[Russia]] [[Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche|sovietica]]. Al giorno d'oggi un posto di rilievo lo occupano i [[pasdaran]], milizia religiosa islamica dell'[[Iran]] che ha una sua organizzazione capillare sul territorio, unità di intervento, forze aeree e navali, al servizio della teocrazia al potere nel paese ed in modo del tutto parallelo alle forze armate ufficiali<ref>
deriva militare o strumento di trasformazione politica della Repubblica islamica? |accesso=12 novembre 2013|lingua=it|editore=http://www.ispionline.it|opera=ISPI Istituto per gli studi di politica internazionale)|data=2010}}</ref>
Altro esempio di forze paramilitari sono gli [[squadroni della morte]], molto presenti nella storia del [[Sudamerica]] nella seconda metà del [[ventesimo secolo]], ma anche in [[Cambogia]] durante il regime di [[Pol Pot]]. Dopo la [[prima guerra mondiale]], in Italia nel cosiddetto [[Biennio rosso]] si diedero battaglia forze paramilitari appartenenti alla destra ([[squadre d'azione]]) e alla sinistra ([[arditi del popolo]] ed altre formazioni).
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