Oscar Mondadori: differenze tra le versioni
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Il successo della collana scatenò una vera e propria "corsa al tascabile" da parte degli editori concorrenti: le uscite si moltiplicarono, scatenando un'inflazione di titoli nelle edicole, che portò dopo un anno a una rapida contrazione delle vendite. Ma intanto gli Oscar si erano conquistati la posizione di leader del mercato: ''[[Un amore (romanzo)|Un amore]]'', di [[Dino Buzzati]], vendette 400.000 copie ma il vero ''long-seller'' fu ''[[La ragazza di Bube (romanzo)|La ragazza di Bube]]'' di [[Carlo Cassola]] con 446.800 copie vendute in sei anni.
Negli [[Anni 1970|anni settanta]] gli Oscar cambiano gradualmente aspetto: mutano il logo (assumendo quello attuale: la silhouette del [[Premio Oscar]] all'interno di una O); si differenziano in diverse collane (Oscar [[Letteratura gialla|gialli]], [[Oscar Fantascienza|fantascienza]], etc.), escono dall'ambito puramente letterario pubblicando manuali e anche [[Fumetto|fumetti]] (anche se all'inizio il formato standard non è proprio congeniale), mentre i [[Classici Greci e Latini (Oscar Mondadori)|classici]] vengono ristampati con [[paratesto|paratesti]] critici di tutto rispetto, con lo scopo di conquistare il pubblico scolastico. A questa crescita quantitativa e qualitativa corrisponde una {{citazione necessaria|sensibile}} crescita del prezzo di copertina. Gradualmente, gli Oscar tornano dalle edicole alle librerie,
== Elenco delle sottocollane dal 1965 ad oggi ==
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