Francesco Saverio de Mérode: differenze tra le versioni

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Nel [[1848]] scelse però la carriera ecclesiastica: prese gli ordini, e, caduta la breve [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica romana]] del [[1849]], partecipò attivamente alla restaurazione dello [[Stato pontificio]].<br>Cappellano militare dei francesi, si fece notare da [[Pio IX]] che lo creò [[cameriere pontificio|Cameriere segreto]] e [[monsignore]], utilizzandolo molto nei rapporti con la Francia del [[Secondo Impero]], alla quale per nascita e per cultura il Merode era legato.
 
In quegli [[anni 1850|anni '50]]-'60 lo Stato pontificio era "protetto" da [[Napoleone III]] contro le spinte risorgimentali e sembrava ancora possibile la restaurazione del papa-re e una qualche modernizzazione dello Stato della Chiesa. A quest'ultima il Merode era particolarmente interessato, avendo come modello i grandi rivolgimenti - e i grandi affari - che [[Barone Haussmann|Haussmann]] stava apportando a [[Parigi]]. Fonda l'Istituto scolastico [[Collegio S.San Giuseppe-Istituto de Merode|De Merode]] nel [[1871]], presso il [[palazzo Altemps]] poi trasferito nella attuale sede nel [[1903]] tra via Alibert e via s. Sebastianello, nei pressi di [[Piazza di Spagna]].
 
Col tempo il suo ascendente sul Papa crebbe, nonostante il conflitto sempre vivo con il [[Giacomo Antonelli|cardinale Antonelli]] che, man mano che si stringeva l'accerchiamento del Regno d'Italia e si affievoliva la protezione francese, rappresentava nelle gerarchie vaticane le posizioni più moderate e trattativiste mentre monsignor de Merode - sostenuto dai [[Gesuiti]] - rappresentava le posizioni più conservatrici del potere temporale.