Cristianizzazione: differenze tra le versioni

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La '''cristianizzazione''' consiste in azioni volte al [[proselitismo]] in favore della [[Cristianesimo|religione cristiana]], solitamente attraverso l'insegnamento e la diffusione della [[Bibbia]] e del [[Vangelo]], che portino a conversioni di massa nella popolazione interessata.
 
La prima forma di cristianizzazione fu quella che avvenne nell'ambito dell'Impero Romano a partire dalla predicazione dell'Apostolo Paolo da parte delle chiese cristiane. Inizialmente il Cristianesimo si diffuse nella parte orientale dell'impero, poi progressivamente anche ad occidente e nell'area "latina", poi fuori dai confini dell'Impero. A partire dal 313 con l'[[Editto di Milano]] promulgato da [[Costantino I]] la predicazione non fu più considerata illecita, e nel 380 con l'[[Editto di Tessalonica]] di [[Teodosio I]] ebbe il sostegno dello stato, a scapito delle istituzioni legate alla religione tradizionale greco-romana.
 
I processi di cristianizzazione durante il periodo medievale seguirono due vie principali:
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Dal V secolo partirono le opere di evangelizzazione delle campagne attraverso la fondazione di chiese battesimali e pievi. L'ambito di espansione di ogni fondazione era la [[diocesi]], il territorio sottoposto all'autorità di ciascun vescovo. Secondo lo storico [[Giovanni Tabacco]], l'[[evangelizzazione]] delle campagne fu un processo di acculturazione, ossia di reciproco scambio tra culture diverse. I culti delle campagne incisero infatti sulla dottrina cristiana determinando l'affermazione di aspetti vicini alla cultura popolare come il culto dei santi o delle reliquie. Alcune regioni europee furono "cristianizzate" anche dopo il Mille, soprattutto nell'area nord-orientale.
 
Stessi processi di acculturazione si ebbero in seguito con la [[cristianizzazione dei Germani|cristianizzazione delle popolazioni cosiddette "barbare"]] che influirono sulla religione cristiana introducendo valori tradizionali germanici come la violenza e la forza. Tali nuovi valori esaltarono il lato eroico e combattivo della religione (martiri). All'interno dei monasteri inoltre si diffuse una terminologia che vedeva nel monaco un "miles Dei" (soldato di Dio) e nella sua via la "[[Militia Christi (storia)|militia Christi]]".
 
Gran parte delle popolazioni germaniche si convertì al culto [[Arianesimo|ariano]], nonostante questo fosse stato condannato dal [[Concilio di Nicea]] nel 325. L'arianesimo divenne quindi un simbolo di identità etnica prima che culturale.
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{{portale|cristianesimo|storia}}
 
[[Categoria:Storia del Cristianesimocristianesimo]]
[[Categoria:Assimilazione culturale]]
[[Categoria:Religione e politica]]