Trattato di Campoformio: differenze tra le versioni

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Il '''trattato di Campoformio''', dizione veneta di [[Campoformido]], comune del [[Friuli]] alle porte di [[Udine]], fu firmato il 17 ottobre [[1797]] (25 [[vendemmiaio]] anno VI) dal generale [[Napoleone Bonaparte]], comandante in capo dell'[[Armata d'Italia (Francia)|Armata d'Italia]], ed il conte [[Johann Ludwig Josef von Cobenzl]], in rappresentanza dell'[[Arciducato d'Austria|Austria]]. Esso fu il seguito naturale e la conferma del [[trattato di Leoben]] del 18 aprile [[1797]].
 
Il trattato fu firmato in realtà a [[villa Manin]] ([[Passariano di Codroipo]]), dimora estiva dell'ultimo Dogedoge, [[Lodovico Manin]]. Viene chiamato "di Campoformio", perché doveva essere siglato alle 17.00 in questo luogo, situato quasi a metà strada tra villa Manin, dove Bonaparte risiedeva dalla fine di agosto, e [[Udine]], sede del comando austriaco. A ridosso dell'ora della firma il generale Bonaparte chiese ancora tempo, dicendo di attendere un corriere da Parigi. Temendo che fosse una mossa per modificare gli accordi, i plenipotenziari austriaci si precipitarono a Villavilla Manin. Napoleone rassicurò il conte Cobenzl sulle sue buone intenzioni e si scusò per quel disguido, dovuto, a suo dire, alla sua scarsa esperienza diplomatica. Le carte furono firmate, pur riportando il luogo scelto originariamente.
Il trattato rappresentò il collasso della [[Prima coalizione]] antifrancese e la conclusione vittoriosa della [[campagna d'Italia (1796-1797)|prima campagna d'Italia]] del generale Bonaparte.