Raimondo del Balzo (XIV secolo): differenze tra le versioni

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== Epitaffio ==
 
MAGNANIMUS, SAPIENS, INSIGNIS, PROVIDUS UNUS CLAUDITUR HOC SAXO, NON FAMA, CARNE SEPULTUS BAUCIA QUEM GENUIT CLARA ET GENEROSA PROPAGO MIGNIFICOSQUE EDUXIT AVOS SIBI BAUCIA TELLUS MENTE DEUM VERITUS RAYMUNDUS ET IPSE VERENDUS NON TERRENA FUIT POTIUS COELESTIS IMAGO SOLETIQUE COMES REGNI CAMERARIUS HUIUS MILITIAEQUE DECUS VIRTUTIS AMATOR ET OMNES JURE BONOS COLUIT QUANTUM RESPUBLICA PASSA 8 EST MORTE SUA DOCUIT AD COELICA REGNA VOCATUS.
 
“Magnanimo, saggio, insigne, provvido, da solo è rinchiuso in questa tomba, sepolto col corpo non nella fama, colui che la nobile e generosa stirpe del Balzo generò onde la terra del Balzo allevò per sé splendidi antenati, Raimondo, rispettoso degli dei ed egli stesso degno di rispetto, il suo aspetto non fu terreno, piuttosto divino, conte del dominio di Soleto e suo camerario, onore dell’esercito, amante della virtù, rispettò tutti i buoni secondo giustizia, chiamato al Regno celeste insegnò con la (sua) morte quanto vale lo stato.