Boiardo (storia): differenze tra le versioni

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Nel [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo]] la carica di boiardo fu messa in vendita dai principi ai cittadini più ricchi che in tal modo elevavano il proprio status, avendo accesso alle funzioni pubbliche. Nel [[XIX secolo]] molti dei boiardi di nuova nomina diventarono sostenitori di una politica di cambiamento e di riammodernamento, supportando inoltre l'ideale nazionalista che porterà nel [[1859]] all'unione di Moldavia e Valacchia in un unico stato. Nella nuova [[Romania]] i boiardi rimarranno una forza politica importante (anche se i loro privilegi furono gradatamente aboliti dagli anni trenta di quello stesso secolo) poiché proprietari di molte terre coltivabili, rappresentando l'agricoltura l'attività economica più importante del paese. I boiardi avevano inoltre una rappresentanza politica nel partito conservatore rumeno.
 
Nei rapidi cambiamenti economici della moderna Romania, i domini terrieri medievali furono convertiti in qualcosa di molto simile alle piantagioni coloniche, creando molte rivolte tra i contadini e generando la disapprovazione del resto d'Europa. Fu solo dopo le drammatiche circostanze che posero fine alla [[prima guerra mondiale]] che il governo rumeno pose in essere una riforma comprendente la redistribuzione delle terre. Tra il [[1918]] e il [[1921]], 60,000 chilometri quadrati di terra fu trasferita a 1,4 milioni di contadini, ponendo definitavmentedefinitivamente fine allo strapotere economico dei boiardi.
 
== Note ==