Gaetano Callani: differenze tra le versioni

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Nel 1777 sposa Angela Gerli, sorella di [[Agostino Gerli|Agostino]], dalla quale ha la figlia Maria <ref>Maria Callani, (Parma, 15 agosto 1778 - 9 febbraio 1803). Sue opere si trovano nella [[Galleria nazionale di Parma]], nella [[Galleria d'arte moderna (Milano)|Galleria d'arte moderna]] di [[Milano]], nel [[Museo Glauco Lombardi]] di Parma. Nel 1802 partecipò a un concorso nazionale indetto per un'opera il cui soggetto principale sia [[Napoleone Bonaparte]]. Vinse il 2º premio (800 zecchini) con l'opera ''Genio della Pace che incorona d'alloro Napoleone''. Il primo premio andò a [[Giuseppe Bossi]], che intascò 20.000 zecchini.<br/> Il ''Ritratto del padre'' che compare in questa pagina è opera sua. </ref>, che diventerà anch'essa una affermata pittrice. Nello stesso anno esegue una [[pala d'altare]] nella [[Cappella di San Liborio]] a [[Colorno]]. Si trasferisce poi a [[Roma]], dove rimane sei anni. Di questo periodo sono i dipinti ''Giudizio di Paride'', ''Leonardo da Vinci'', ''Fedeltà coniugale'' e ''San Giacomo''.
 
Rientrato a Parma, nel 1790 esegue lo ''Sposalizio mistico di Santa Caterina'' nella chiesa parrocchiale di [[Ville di Reggio Emilia|Villa Cadè]]. Nel 1799 esegue il lodatissimo quadro ''Incontro di Luigi XI con San Francesco da Paola'' per la chiesa di San Francesco da Paola <ref> La chiesa, che comprende le famose "Torri dei Paolotti" in strada Massimo d'Azeglio, è ora sconsacrata e appartiene all'Università di Parma. È in corso dal 2008 una completa ristrutturazione. </ref>. Nel 1821 l'opera fu traferitatrasferita nella [[chiesa di San Vitale (Parma)|chiesa di San Vitale]].
 
Nel 1800 progetta per il [[Duomo di Parma]] i 22 candelabri addossati ai pilastri della navata centrale e alle pareti del presbitero, in legno intagliato e argentato, adornate al centro col nome di Maria (eseguiti da Odoardo Panini). Tra i suoi ultimi lavori un ritratto di [[papa Pio VII]], una grande tela per il conte piacentino Domenico Scotti (1807), e un ''Cristo morto'', rimasto incompiuto.