Canopo (Egitto): differenze tra le versioni

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{{F|siti archeologici dell'Egitto|ottobre 2012}}
{{Sito archeologico
|Nome = Canopo
|Nome_altro =''Pegwti''
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|Civiltà =[[Antico Egitto]]
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'''Canopo''' (Canopus, Canobus) è il nome greco di una antica città costiera risalente all'[[storia dell'antico Egitto|antico Egitto]], posta nel [[delta del Nilo]] sul ramo più occidentale del fiume che è appunto detto ''ramo canopico''. Il sito si trova nella periferia della città moderna di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] a circa 25 km dal centro di questa. Canopo fu il principale porto greco in [[Egitto]] prima della fondazione di Alessandria.
 
La città era chiamata dagli egizi '''PekuatPegwti''',<ref name=Damiano-Appia>Maurizio Damiano-Appia, ''Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto e delle civiltà nubiane'', pag. 80</ref> e faceva parte del settimo [[nomos|distretto]] del [[Basso Egitto]].
 
== La fase pre-ellenistica ==
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Il nome egizio della regione dove sorse la città fu ''Kah Nub'' (luogo dell'oro) in riferimento, forse, ai profitti realizzati dai mercanti.<br />
Un tempio dedicato a [[Osiride]] venne eretto a Canopo da [[Tolomeo III]] ([[Serapeo|Serapeo di Canopo]]) ma Erodoto riporta come nei pressi della città esistesse un antico tempio dedicato ad [[Ercole]] (assimilato all'egizio [[Amon]]) che forniva asilo agli schiavi fuggiaschi.<br />
Osiride era venerato a Canopo sotto una forma particolare: quella di un vaso con la testa umana<ref name=Damiano-Appia/> e da tale associazione deriva l'uso di definire ''[[vasi canopi]]'' ( o vasi canopici) i contenitori, con coperchi a forma di testa umana o animale, utilizzati per contenere i visceri del defunto durante il processo di [[imbalsamazione]] che venivano poi deposti nel sepolcro.
 
== La fase ellenistica-romana ==
Nel nono anno di regno di Tolomeo III a Canopo ebbe luogo una grande assemblea di sacerdoti che attribuirono al sovrano, ed alla sua consorte [[Berenice II]], un grande numero di nuovi titoli onorifici.<br />
Il testo delibrato dall'assemblea è noto sotto il nome di ''[[decreto di Canopo]]''. Due copie di tale decreto sono giunte fino a noi scritte sia in [[lingua egizia|egizio]] ( sia [[geroglifico egizio|geroglifico]] che [[demotico]]) che in [[lingua greca|greco]], e come per la [[stele di Rosetta]] hanno avuto grande importanza nella decifrazione dell'antica lingua egizia.
Nel decreto il re Tolomeo III tentò invano di aggiungere un giorno ogni quattro anni dopo gli [[Giorni epagomeni|epagomeni]] per evitare lo sfasamento del [[Calendario egizio|calendario]].<ref name=Damiano-Appia/>
 
Durante il periodo della [[Storia dell'Egitto greco e romano|dominazione romana]] dell'Egitto la città, che faceva parte della provincia [[Aegyptus prima]], divenne famosa per la ''mollezza'' dei suoi costumi, nella sua ''Satira VI'' [[Giovenale]] riferisce della dissolutezza che vi regna.
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Il nome moderno (arabo) della città che sorge nei pressi del sito di Canopo è [[Abukir]]; questa località è famosa in quanto il 1 agosto [[1798]], nella sua baia, venne combattuta la [[battaglia del Nilo (1798)|battaglia del Nilo]] in cui la flotta [[Inghilterra|inglese]] al comando di [[Orazio Nelson]] distrusse la flotta [[Francia|francese]] del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] che aveva condotto [[Napoleone Bonaparte]] alla conquista dell'Egitto.<br />
Sempre nei pressi della città, il 25 luglio del [[1799]] un esercito turco venne sconfitto dalle [[Battaglia terrestre di Abukir|truppe francesi]] ed il giorno 8 marzo [[1800]] la guarnigione francese di Abukir, forte di 1800 uomini fu sconfitta da un esercito di 20000 uomini, formato da truppe inglesi e [[Impero ottomano|turche]], al comando di [[Ralph Abercromby (generale)|Abercromby]]
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*Maurizio Damiano-Appia, ''Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto e delle civiltà nubiane'', Mondadori, ISBN 88-7813-611-5
{{Portale|storia}}
{{Portale|Valle del Nilo}}
 
[[Categoria:Siti archeologici egizi]]