Walther von der Vogelweide: differenze tra le versioni

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== Valutazione dell'opera di Walther ==
 
I versi politici di Walther sono di notevole interesse storico, ma i loro meriti furono spesso esagerati da molti critici tedeschi del [[XIX secolo|XIX]] ed dell'inizio del [[XX secolo]], i quali videro le loro aspirazioni imperiali ed i loro pregiudizi anti-papali riflessi in questo poeta patriottico del [[medioevo]]. Le sue liriche, per lo più dedicate all'[[amore]], sono solitamente considerate di maggior pregio e di più duraturo valore: i suoi contemporanei acclamarono Walther come loro maestro dei canti (''unsers sanges meister''). La sua produzione è ovviamente di qualità discontinua: come diceva [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]] nell<nowiki>'</nowiki>''[[Epistola ai Pisoni|''Ars Poetica'']]'', ''"quandoque bonus dormitat Homerus"'' (anche il buon [[Omero]] talvolta sonnecchia). Al livello più basso non va oltre alle modeste convenzioni di maniera della sua scuola; nelle sue pagine più felici mostra una spontaneità, un fascino e una destrezza che gli scrittori coevi tentarono invano di emulare. Le sue prime liriche sono colme di gioia di vivere, di sensibilità verso la natura e di lodi per l'amore. Osando molto, libera persino l'amore dalle convenzioni che l'avevano reso prerogativa dei nobili: nell'uso dei termini "donna" (''wip'') e "signora" (''frouwe'') privilegia il primo, e mette la più incantevole delle sue poesie, ''Under der linden'', in bocca a una ragazza semplice. Col tempo cresce in lui una certa gravità, che già traspariva sotto la letizia dei suoi primi lavori. Poemi religiosi e didattici divengono più comuni, e i suoi versi in elogio dell'amore si mutano in protesta contro le abitudini corrotte, in un'epoca contaminata dall'inquietudine politica; durante l'intera sua vita seguita a condannare le colpe della società dell'epoca. Non è esente, tuttavia, da contraddizioni: predica la [[crociata]], ma al tempo stesso suggerisce la virtù della tolleranza, facendo notare che "nell'adorare [[Dio]], i [[Cristianesimo|cristiani]], gli [[Ebreo|ebrei]] ed i [[Paganesimo|pagani]] sono tutti d'accordo".
 
Inveisce contro il "falso amore", ma deride quelli che sostengono che "l'amore è peccato". In un'epoca di ideali monastici e moralità rilassata, non ci sono luoghi comuni nelle semplici righe che bene riassumono il principio ispiratore della [[Cavalleria medievale|cavalleria]]: "''Swer guotes wibes liebe hat Der schamt sich ieder missetat''" (colui che ha l'amore di una donna buona, prova vergogna per ogni atto malvagio).