Vladimir Konstantinovič Bukovskij: differenze tra le versioni

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=== Dopo il crollo dell'URSS ===
Nell'aprile [[1991]] Vladimir Bukovskij ha visitato Mosca per la prima volta dopo la sua prigionia ed esilio. Durante la campagna per elezioni presidenziali del 1991 [[Boris Nikolaevič El'cin|Boris Eltsin]] considerò Bukovskij come un potenziale vice presidente insieme a [[Galina Vasil'evna Starovojtova|Galina Starovojtova]] e [[Gennadij Burbulis]], ma alla fine la sua scelta cadde su [[Aleksandr Vladimirovič Ruckoj|Aleksandr Ruckoj]]. Nel [[1992]], dopo la [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]], il governo del presidente Eltsin invitò Bukovskij a testimoniare nel processo in corso davanti alla [[Corte costituzionale]] [[Russia|russa]] per determinare se il [[PCUS]] fosse un'organizzazione fuorilegge.
 
Nel [[1992]], dopo la [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]], il governo del presidente Eltsin invitò Bukovskij a testimoniare nel processo in corso davanti alla [[Corte costituzionale]] [[Russia|russa]] per determinare se il [[PCUS]] fosse un'organizzazione fuorilegge. Per preparare la sua testimonianza, Bukovskij richiese ed ottenne l'accesso ad un gran numero di documenti conservati negli archivi sovietici. Usando un piccolo scanner portatile ed un computer portatile riuscì a scannerizzare in segreto molti documenti (alcuni dei quali molto riservati), tra i quali anche rapporti del [[KGB]] al [[Comitato centrale]], ed a farli giungere in segreto in Occidente.<ref>Molte delle scansioni di questi documenti sono disponibili come [http://psi.ece.jhu.edu/~kaplan/IRUSS/BUK/GBARC/buk.html "Archivi Sovietici"] (INFO-RUSS)</ref> Il processo, che nelle premesse doveva essere un altro [[Processo di Norimberga]] capace di dare l'avvio ad un processo di riconciliazione con il passato comunista, fu per Bukovskij quasi una farsa, egli dichiarò che:
 
{{quote|Avendo fallito di farla finita in modo definitivo con il sistema comunista, ora rischiamo di integrare il mostro sopravvissuto nel nostro mondo. Non può certamente più essere chiamato comunismo, ma conserva ancora molti dei suoi caratteri pericolosi... Finché un tribunale simile a quello di Norimberga non avrà espresso il suo giudizio su tutti i crimini commessi dal comunismo, non è morto e la guerra non è finita.|<ref>{{cita web | autore = Jamie Glazov | url = http://www.frontpagemag.com./Printable.aspx?ArtId=23920 | titolo = The Cold War and the War Against Terror | lingua = en | editore = FrontPage Magazine | data = 1º luglio 2002 | accesso = 13 luglio 2009}}</ref>}}