Principio: differenze tra le versioni

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{{C|Sfrondare questa lista che sembra indicare voci per il solo fatto d'iniziare con la parola principio, pur non essendo ambigue con esse (chi chiamerebbe ad es il "principio dell'imparzialità" o il "principio di Pareto" o il "principio di bigenitorialità" semplicemente "principio" e pertanto rischierebbe omonimia?|pagine di servizio|giugno 2013}}
 
In generale il termine '''principio''' indica le basi e i presupposti iniziali su cui si basa o poggia una [[teoria]] e che assumono, per convenzione o riconosciuto diritto, validità generale ed universale all'interno della teoria stessa; da esso discendono dunque per [[deduzione]] o logica conseguenza, ovvero in maniera [[coerenza|coerente]] al principio stesso, tutta una serie di [[legge|leggi]] secondarie che caratterizzano la teoria in questione. In

Nelle [[scienze esatte]] in genere un principio è indimostrabile in senso assoluto, ma vene assunto per ''vero'' in virtù della molteplicità delle osservazioni e predizioni che esso, e le leggi da esso derivate, consente di fare, ma viene meno, ovvero perde la sua caratteristica di universalità, in presenza anche di una sola evidenza sperimentale che lo confutaneghi.
Il termine ''principio'' può riferirsi a vari contesti: